Elezioni regionali: povera Sardegna, povera Italia
Sulle elezioni sarde c’era una forte aspettativa di tutta la politica italiana. Rappresentava una verifica, una risposta all’orientamento di un popolo dopo 4 anni e mezzo di governo di sinistra e di un personaggio forte, temuto da Berlusconi stesso, come Renato Soru, che aveva aperto una nuova era, aveva inaugurato un nuovo modo di governare basato non più sulla casta, non più sulle solite promesse, non più sulla solita politica dei condoni selvaggi, del cemento sulle coste, di una scuola e un’università solo per ricchi. Soru per la Sardegna aveva fatto tanto: aveva ridotto drasticamente gli sprechi dell’amministrazione legati alla casta, aveva risanato la sanità, aveva aumentato i dati sull’occupazione, aveva regalato agli studenti sardi il Master & Back, aveva tutelato finalmente il territorio e le coste splendide della sua terra. Ma non è servito a nulla... continua agoravox.it
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I "british invisibles", adesso sappiamo cosa sono - Umberto Pascali
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ACCADEMIA DELLA LIBERTA'
26 minuti fa
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