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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



prodotti e sottoprodotti della prima repubblica

Neue Zürcher Zeitung

Una storia italiana

di Miriam Ronzoni

Come è stato possibile che Silvio Berlusconi sia rimasto così a lungo al potere.
„Una storia italiana“, così titola un opuscoletto elettorale sulla vita di Berlusconi, che il suo partito ha inviato nel 2001 ad ogni famiglia italiana. La particolarità italiana in questa biografia si riferisce alla carriera politica del cavaliere, promossa da un sistema tutt’ora in vigore.
„Tutto deve cambiare, così che tutto resti così com’è!“ Questa è la reazione del giovane Tancredi nel Gattopardo – capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicato postumo nel 1958, ambientato nella Sicilia del 1860 -, quando Don Fabrizio si indigna alla notizia che il giovane nipote annuncia di volersi unire ai garibaldini. Con queste parole Tancredi vuole tranquillizzare lo zio: l’ordine sociale può essere mantenuto solo in un’Italia unita, e solo una partecipazione attiva dei nobili stessi alla rivoluzione potrà impedire la creazione di una repubblica.
Nel linguaggio politico italiano e giornalistico l’aggettivo „gattopardesco“ viene utilizzato in quelle apparenti manovre politiche che servono a camuffare i reali rapporti di potere. L’ingresso in politica di Berlusconi, il suo successo e la sua supremazia sulla scena politica durata quasi oltre 20 anni, possono essere definiti, almeno in buona parte come “gattopardeschi”, almeno per tre buoni motivi.
Bettino Craxi figura chiave
In primo luogo Berlusconi è un uomo d’affari, un prodotto della prima repubblica, di quel sistema politico, che ha caratterizzato la storia italiana dalla proclamazione della repubblica nel 1946 fino alle vicende di Mani Pulite all’inizio degli anni novanta. Negli anni settanta ed ottanta è riuscito a creare il suo impero immobiliare e mediatico soprattutto grazie all’appoggio di Bettino Craxi, capo dell’allora partito socialista italiano e più volte primo ministro. Il cosiddetto “Decreto-Berlusconi” del 1984 per esempio gli ha permesso, di introdurre a livello nazionale più di un canale televisivo privato. Il crollo della Prima Repubblica,– causato dal fallimento del vecchio sistema partitico, dall’introduzione di una nuova normativa elettorale e dalle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto Craxi e molti eminenti ex politici – nel frattempo lasciò Berlusconi indifeso. Quindi, secondo molti osservatori, il suo ingresso in prima persona in politica, è servito soprattutto, per proteggere in ogni modo possibile i propri affari da ogni forma di controllo politico e giudiziario .
In secondo luogo, nonostante il fallimento politico degli anni novanta, a Berlusconi si può attribuire un importante elemento della prima repubblica. Il sistema elettorale proporzionale e una coalizione partitica di maggioranza permanente, dominata a lungo dal centro e sotto la guida dei democristiani, senza un giusto ricambio di potere, hanno caratterizzato il vecchio sistema. Con il fallimento di tutti i partiti politici di spicco (in particolare la democrazia Cristiana e il Partito socialista) a causa della vicenda Mani Pulite degli anni novanta, si è arrivati ad un sistema elettorale maggioritario, che ha permesso finalmente un ricambio al potere. Però ciò che non è cambiato è stato l’assurdo livello di corruzione della prima repubblica manifestatosi soprattutto con il sistema clientelare della vecchia struttura partitica. I partiti erano soprattutto strumenti per negoziazioni tra la classe politica e le lobby del potere, che erano in grado di raccogliere un gran numero di elettori; tra cui gli imprenditori – e persino la mafia. Siccome soprattutto i partiti ne erano interessati, per ottenere il sostegno di questi importanti protagonisti sociali, i cittadini e i militanti hanno sempre avuto difficoltà a chiedere ai partiti la responsabilità di influenzare più direttamente l’agenda politica. Fondando un suo proprio partito – Forza Italia divenuto poi Popolo della Libertà – Berlusconi ha creato una nuova forza politica, atta a perseguire questi vecchi scopi sotto una nuova veste. Ecco come si spiega il veloce successo del partito dopo l’ascesa in politica di Berlusconi, non solo quindi grazie al suo potere mediatico.
In terzo luogo ci si sarebbe aspettati dopo la fine della prima repubblica, che salisse al potere l’ex partito comunista, dopo che era rimasto tagliato fuori dalla coalizione di governo per quarant’anni, nonostante i consistenti risultati elettorali e nonostante fosse rimasto coinvolto solo marginalmente dagli scandali per corruzione. Ma nel 1994 a grande sorpresa Berlusconi, aldilà delle vecchie radici comuniste del partito comunista (ad ogni modo, senza essere identificato con i socialisti di Craxi), ce la fece ad evitare questo cambio al vertice – tra l’altro, mentre si presentava come pioniere della libertà contro la “sovietizzazione” dell’Italia. Una dura batosta per la sinistra italiana, che si è paralizzata, dopo che aveva tentato per la prima volta, di trovare una nuova identità. In tal modo Berlusconi ha potuto preservare un secondo ulteriore importante elemento del vecchio sistema: la natura fondamentalmente conservatrice e la mancanza di una grande forza politica socialdemocratica nel sistema italiano. Da quando la coalizione di centro sinistra è salita al potere (1996-2001 e 2006-2008), il paese non è riuscito realmente e in maniera convincente a reagire sulla base di una chiara agenda politica. Soprattutto non è riuscita a trasformare l’Italia in una socialdemocrazia europea.
Non solo un’anomalia
Alla luce di queste osservazioni la carriera politica di Berlusconi non si può assolutamente definire una anomalia vera e propria, spiegabile solo grazie al suo potere mediatico. Si tratta tuttavia anche di una “Storia italiana” – questo era il titolo di un opuscoletto propagandistico autofinanziato, che il cavaliere in occasione delle elezione del 2001, fece pervenire ad ogni famiglia italiana. Ora la sua personale autorità sulla scena politica italiana è probabilmente alla fine – particolarmente disastrosa oltre che inspiegabile dal punto di vista strutturale. Tuttavia le ragioni che giustificano del suo sorprendente successo non sono scomparse. L’Italia potrà diventare una stabile democrazia solo se verranno affrontati seriamente i seguenti problemi: la soppressione di un sistema clientelare e la nascita di una forza di centro sinistra, che sia in grado, di presentarsi come credibile alternativa al governo, anziché, come è successo nell’immediato passato, lamentarsi solo di Berlusconi.
E’ importante raggiungere questi due traguardi. Non solo perché eliminerebbero finalmente le insufficienze strutturali della democrazia italiana, ma anche, perché il cavaliere ha cambiato piuttosto radicalmente uno dei due. Nonostante le molte manifestazioni di piazza contro il suo regime, che si sono svolte negli ultimi mesi, la società civile italiana non è più quella di una volta. La qualità dei dibattiti politici non è mai stata così bassa; il livello dell’impegno politico e sociale e il grado di informazione dei cittadini mai così pessimo – in un paese, in cui una volta non esistevano le riviste scandalistiche. Persino gli integralisti sono stanchi di indignarsi. Ristabilire un “senso civile”, è da qui che deve partire la più grande sfida per futuro.

http://italiadallestero.info

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“Al nord qualcuno ha aperto le porte ai boss”

‘Ndrangheta in Lombardia, Nicola Gratteri: “Al nord qualcuno ha aperto le porte ai boss”

Il procuratore aggiunto di Reggio calabria, intervistato da ilfattoquotidiano.it, commenta la storica sentenza di sabato. "Le cosche calabresi - commenta - sono arrivate al nord, ma qualcuno ha aperto loro porta"
“Sempre più dovremo abituarci alla presenza, nelle indagini di mafia, di soggetti che hanno potere reale nella pubblica amministrazione”. Parola di Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, chiamato a commentare la sentenza del processo Infinito: l’ ultimo grande dibattimento che si è celebrato contro la ‘ndrangheta a Milano e che due giorni fa ha decretato oltre sette secoli di carcere per 110 imputati.

Le parole di Gratteri suonano come un avvertimento, rispetto alle vie future che seguirà la magistratura. ilfattoquotidiano.it

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strada, ancora strada, il cammino è sempre da ricominciare

A galla

Chiari mattini,
quando l'azzurro è inganno che non illude,
crescere immenso di vita,
fiumana che non ha ripe né sfocio
e va per sempre,
e sta - infinitamente.

Sono allora i rumori delle strade
l'incrinatura nel vetro
o la pietra che cade
nello specchio del lago e lo corrùga.
E il vocìo dei ragazzi
e il chiacchiericcio liquido dei passeri
che tra le gronde svolano
sono tralicci d'oro
su un fondo vivo di cobalto,
effimeri...

Ecco, è perduto nella rete di echi,
nel soffio di pruina
che discende sugli alberi sfoltiti
e ne deriva un murmure
d'irrequieta marina,
tu quasi vorresti, e ne tremi,
intento cuore disfarti,
non pulsar più! Ma sempre che lo invochi,
più netto batti come
orologio traudito in una stanza
d'albergo al primo rompere dell'aurora.
E senti allora,
se pure ti ripetono che puoi
fermarti a mezza via o in alto mare,
che non c'è sosta per noi,
ma strada, ancora strada,

e che il cammino è sempre da ricominciare.


(Eugenio Montale, Poesie disperse)

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Un tiranno voltafaccia, senza etica né morale che ha piegato lo Stato di Diritto e le istituzioni ai suoi interessi


El País


Irresponsabile fino alla fine
di Miguel Mora

ItaliaDallEstero.info

Berlusconi ha tentato un ultimo trucco da gioco delle tre carte per prolungare la sua agonia con una doppia speranza
Non ci si poteva aspettare altro. Silvio Berlusconi entrò in politica con l’unico obiettivo di garantirsi l’immunità giudiziaria e di aumentare il suo patrimonio personale. E negli ultimi dieci anni, nove dei quali è stato al governo, ha trasformato l’Italia nel paese che secondo la ODCE è cresciuto meno, seguito solo dallo Zimbabwe e da Haiti, e in quello che si è indebitato di più....continua

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Dire che è un delinquente è ancora poco

altrestorie.org

Berlusconi ha fatto enormi danni in questi anni, facendo regredire il paese economicamente culturalmente civilmente. Ora sembra finalmente giunta la fine. Ore, giorni settimane ma è certo che è al capolinea.



Ma i danni non sono finiti. Con il suo comportamento irresponsabile, prima nel negare la crisi, poi nel non prendere provvedimenti seri che la arginassero ha di fatto svenduto la sovranità nazionale (quello che ne restava) al FMI.
Ora sarà l'FMI a decidere quando andremo in pensione, il nostro salario, chi paga le tasse, quali modelli di sviluppo ci aspettano. E visto che l'FMI è il guardiano del turboliberismo è facile immaginare cosa ci verrà imposto.
Un governo appena decente, per orgoglio personale e nazionale non si sarebbe mai ficcato in una situazione cosi. Non siamo la Grecia che ha truccato i conti.
La Spagna ha stoppato la speculazione con Zapatero che, da uomo di stato, ha annunciato che non si ricandiderà. Ovviamente si sapeva che Berlusconi era un pi\duista in odore di mafia, un avventuriero che ha a cuore solo i suoi interessi.

Di questo ventennio berlusconiano sarà difficile ricordare un solo provvedimento che abbia avuto un valore per il paese. Solo guerre istituzionali e un paese lacerato, assuefatto al peggio e probabilmente con una scarsa capacità di comprendere e di reagire alla merda che ci sta per piovere addosso.
Se è possibile Berlusconi ha fatto peggio dei Gheddafi che ha sparato sulla popolazione.
Ci ha svenduti, ha svenduto il nostro futuro cercando solo disperatamente di rimanere a galla a qualunque costo, sulla pelle del paese, sul nostro futuro.
Dire che è un delinquente è ancora poco.

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ho i numeri !

Aforismi sulla saggezza del vivere


Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:
1.° Ciò che si è: dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.
2.° Ciò che si ha: dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.
3.° Ciò che si rappresenta: è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria.
[Arthur Schopenhauer, Aforismi sulla saggezza nella vita, traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885.]
http://it.wikiquote.org/

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berlustopo è solo

i berlustopi scappano
storia di un'imprenditore gabbato non dalla sorte ma dai sorci

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la fine di un uomo squallido

avviso ai naviganti cercare come suo successore uno altrettanto squallido
un letta, un alfano, un tremonti, un maroni ........................

continua ...

imprevedibile ....!?!

in un paese normale sareste in galera
questi mama continuano nella difesa del territorio cementificato
pensano al futuro chiudendo i cimiteri e lasciando le scuole aperte in giorni di assoluta criticità (la situazione era prevista almeno da una settimana)
andatevene per pudore (se ne avete ) e lasciate a persone che amano la loro terra e i cittadini che la abitano.............
vergogna

"Era tutto previsto e l'allerta continua"

continua ...

il problema

Quando i molti governano, pensano solo a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà.
Luigi Pirandello

Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di tutto.
Boris Makaresko

Il capo è uno come tutti gli altri, solo che non lo sa.
Anonimo

Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare.
Oscar Wilde

Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico.
Franz Kafka

Il disprezzo del passato o è ignoranza o è paura.
Ugo Ojetti

Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria.
Anonimo

Aveva la coscienza pulita. Mai usata.
Stanislaw Jerzy Lec

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
Proverbio Arabo

Al giorno che promise si conosce il buon pagatore.
Giovanni Verga
link

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homus telecomandus

non puoi o non vuoi andare all'estero ?

almeno butta la televisione

italicus cus

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

commenti



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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina