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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



Renzi una Vanna Marchi marchettara da due soldi che incaponisce i citrulli e ha creato nel Paese una specie geneticamente modificata

Dedicato all’imperversante greggismo

MINCHIATE DI GHISA: IL REATO DI TORTURA

Continuano ad imperversare… i D’Alema, i De Gennaro, i Salvini, i Renzi, le Boschi, i Farinetti, i DelRio, le Paito, gli Zanda, le Picierno, le Santanchè…
Un diluvio di minchiate di ghisa in un chiasso insopportabile.

Viviana Vivarelli
Non c’è legge di Renzi che non sia marcia, guasta, viziata. Non c’è una sola legge o riforma o emendamento che esca da lui che non sia un abbozzo pietoso e malfatto che oltre a rivelare una completa incapacità a legiferare (come se non avesse uno stuolo di tecnici giuridici a servizio) non finisca col salvare interessi corrotti, vizi immondi, cricche di delinquenti, impedendo l’applicazione di una qualunque giustizia, invece di facilitarla o permetterla. Presto ci riproverà con la liberatoria alla frode fiscale fino al 3%, già stoppata la vigilia di Natale ma che sta nelle sue corde da sempre, in attesa di depenalizzare anche la bancarotta fraudolenta del padre&C, mentre la cosiddetta riforma della Giustizia è riuscita a trasformarsi in una immensa sanatoria, per cui, oltre all’assoluzione garantita fino a 5 anni di pena, si darà al giudice (a libro paga) il potere di giudicare ‘tenue’ il reato e di assolverlo qualora il soggetto sia alla prima condanna, legge per cui De Luca e Berlusconi torneranno vergini e casti, alla faccia della Severino, e si aprirà un futuro radioso per i malfattori che saranno sempre o al primo reato o al delitto giudicato ‘tenue’ o all’eterna prescrizione facile, “per sempre rinverginati”.
Nemmeno Berlusconi era riuscito a tanto e con una massa di media plaudenti in cui la parola ‘critica’ o ‘opposizione’ è stata estromessa di forza persino dalle possibilità latenti del pensiero, in una uniformità prolissa che nemmeno il Duce aveva potuto mai conseguire.
Si guardi l’ultima nata, informe coacervo di enunciazioni che dovrebbero mostrare all’Europa che anche l’Italia ha una legge contro la tortura e che invece è fatta in modo tale da non punire, come al solito, nessuno, tant’è che con questa legge le belve che uccisero a botte Cucchi o che sferrarono 53 colpi mortali ad Aldovrandi se la caverebbero senza un graffio. E bene hanno fatto i 5stelle a non votare un simile obbrobrio, che, come tutte le leggi di Renzi è una apparenza senza sostanza, una ipocrita pagliacciata di questa Vanna Marchi marchettara da due soldi che incaponisce i citrulli e ha creato nel Paese una specie geneticamente modificata, i renziani, specie melassosa di urlanti che si ammantano di un rosso-rosa con sopravveste nera e manco si capacitano di essere dei fascisti di ritorno.
A noi non ci rovina l’arroganza di quelli come Renzi. Ci rovina la dipendenza psicologica dei nuovi tossici del Pd, ormai zombi senza ritorno.
.
Il peggior analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
né s’importa degli avvenimenti politici.

Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.

L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.

Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.

Bertolt Brecht

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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Diano Marina