La Regione Abruzzo infiltrata dalla mafia di C. Fusani e R. Rossi
Le mani della Mafia sul terremoto de L’Aquila. È questo l’allarme che lancia la Procura della Repubblica della città e la Direzione nazionale antimafia. Secondo il rapporto della magistratura, la Mafia potrebbe avere un ruolo di primo piano nella gestione degli appalti per la ricostruzione del capoluogo.
Per gli investigatori Cosa Nostra è già presente nel territorio. Aveva iniziato a infiltrarsi nella pubblica amministrazione regionale da alcuni mesi. Il settore di riferimento è quello «degli appalti e dello smaltimento dei rifiuti attraverso la costituzione e il trasferimento in Abruzzo di società che potrebbero servire da un lato come serbatoio per il riciclaggio di denaro sporco e dall’altro per ottenere finanziamenti pubblici e appalti per lo smaltimento dei rifiuti». In particolare la prova di un legame tra amministrazione pubblica e criminalità organizzata sarebbe in un’indagine su un’impresa costituita da alcuni anni, i cui movimenti societari hanno portato a ritenere «che serva ad operazioni di riciclaggio o altre attività illecite che richiedano la copertura di esponenti politici».
Ora, dopo il sisma, il timore di ulteriori infiltrazioni mafiose cresce in maniera esponenziale. «L’esperienza del passato ...
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TERREMOTO: CHIODI, INTERVENTO MAFIA E' SOLO UNA PAURA
L'ipotesi che la criminalita' organizzata abbia gia' pensato a infiltrarsi nella ricostruzione in Abruzzo "non e' una preoccupazione concreta, e' una paura, un ansia che deriva da quella che alcune volte e' accaduto nel nostro paese". Lo ha detto il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sottolineando che "i tempi sono cambiati, questo e' l'Abruzzo e soprattutto non c'e' nemmeno un principio di indizio" in relazione a questo allarme. Chiodi ha anche rilevato che in merito all'intera inchiesta aperta dalla procura de L'Aquila sulle conseguenze del terremoto, "la magistratura seria parla solo con gli atti, non si lascia lusingare", e quanto all'ipotesi di costituirsi - come regione - parte civile, Chiodi ha detto che sara' cosi' "se dovessero esserci situazioni che lo rendano necessario. Aspettiamo il lavoro della magistratura, che lavora per atti". Chiodi comunque ha anche ricordato che quanto accaduto "e' stato un evento catastrofico, naturale". (AGI)
(14 aprile 2009 ore 13.36)
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