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Il Bel Paese allo sfascio: dalle “meretrici” di Berlusconi alle ipocrisie del Csm


di Giorgio Bongiovanni - 12 marzo 2015
Il Bel Paese “sole, pizza e mandolino” di poeti e navigatori, farà ancora parlare di sé all’estero dopo l’assoluzione di Silvio Berlusconi dai reati di prostituzione minorile e concussione per costrizione sul caso Ruby. Secondo la Cassazione infatti non è sufficientemente provato che Berlusconi fosse consapevole della minore età di Ruby, nonostante alcune intercettazioni dimostrerebbero l’esatto contrario. Mentre per quanto riguarda il reato di concussione non si è verificato in quanto non risulta che Pietro Ostuni (capo di Gabinetto che rilasciò Ruby affidandola a Nicole Minetti dopo la telefonata di Berlusconi, ndr) abbia ricevuto ordini perentori o minacce concrete e quindi non c’è stata una limitazione radicale della libertà. Verdetto che si basa su come la concussione è stata circoscritta dalla legge Severino.
Ebbene, questa sentenza non nega però la prostituzione ad Arcore, la stessa difesa ha ammesso che Ruby, e cioè Karima El Mahroug, “si prostituiva prima e dopo e forse anche ad Arcore”. Berlusconi risulta quindi colpevole e a nostro giudizio è eticamente impresentabile come leader di un grande partito, tanto più come rappresentare delle nostre istituzioni. Nessuna carica statale o ruolo istituzionale può essere ricoperta da un uomo il quale è stato sufficientemente provato essere stato “puttaniere” e leader corrotto. Ma soprattutto un politico che ha frequentato per anni mafiosi, anche durante la sua carica di presidente del consiglio. Molti sono infatti i soggetti facenti parte del suo partito che sono stati indagati ed in alcuni casi condannati per concorso esterno in associazione mafiosa.  Persino il fondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, uno dei suoi più fedeli uomini che gli è stato accanto fin dall’inizio e di conseguenza anche complice della sua vita politica e professionale, ora in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Così come è risaputo che l’“ex stalliere” Vittorio Mangano, tanto apprezzato dall’ex premier che lo ha “ospitato” a casa sua per molti anni, era un noto mafioso amico di Dell’Utri.
Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile ma rimane condannato definitivamente per evasione fiscale e molti sono i processi e le inchieste ancora in corso (processo per il nastro Fassino-Consorte legata al caso Bnl-Unipol, Inchiesta Ruby ter, processo Mediaset, processo escort Bari, processo Compravendita senatori ed infine il processo Lodo Mondadori, ndr). Il “caimano” però non si dà per vinto ed a sentenza emessa ha proclamato che si presenterà di nuovo alle elezioni e che cercherà di conquistare l’elettorato, niente di più ovvio per un “puttaniere” amico dei mafiosi. Ma questa volta nessun italiano in buona fede, potrà difendere la ormai vergognosa figura di Berlusconi macchiatasi da fatti e sentenze oggi note a tutti. Se quindi anche un solo italiano voterà per questo signore bisognerà domandarsi se si tratta di uno stupido e vigliacco (nelle migliori delle ipotesi) oppure di un delinquente (nella peggiore delle ipotesi).

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo aveva votato il Parlamento, oggi lo dice la Cassazione; ma signori italiani siamo proprio cretini? lo vogliamo capire o no che Ruby è la nipote di Mubarak?

nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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