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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



ci sono riusciti, il pd e renzi hanno tolto l'unica arma dei cittadini, votare

la sinistra italiana è molto peggio e servizievole della destra,

aridatece montanelli e l'onesta di berlinguer,

aritatece l'italia che lavora, onesta e mai serva.

Ormai gli Italiani si dividono in tre categorie:
gli onesti che soffrono di quello che accade, quelli che se ne fregano di come andrà l’Italia, e i disonesti che appoggiano questi politici sciagurati e hanno pure la faccia di difenderli.

Non esiste un piano nazionale su nulla. Politici improvvisati e totalmente inetti continuano a distruggere quel poco che c’è ubbidendo agli ordini di organismi sopranazionali diretti al più bieco capitalismo finanziario, o seguono i ricatti di lobby interne tese solo al loro utile immediato più cinico e lucroso. La Nazione serve solo come corpo da spolpare da parte di parassiti retti da cloni e da gente corrotta come loro, che non va oltre il servilismo più infame.
Di fronte ad una classe politica sempre più corrotta, inetta e collusa coi poteri neri, il rischio maggiore delle elezioni di oggi è l’allargamento dell’astensionismo.
A loro dice Caparezza: “Tu non voti per il tuo Paese e il tuo futuro alle politiche, ma ti lamenti se le condizioni sono critiche eppure televoti l’Isola dei famosi d’Egitto convinto di avere esercitato un tuo diritto. Pazzesco!“.
Erich Fromm scriveva: “Non si può giudicare solo dal punto di vista politico ed economico se un sistema economico e politico sia tale da promuovere la causa della libertà umana. Il solo criterio per misurare il grado in cui la libertà venga realizzata è l’esistenza o meno di una partecipazione attiva dell’individuo alla determinazione della sua vita e di quella della società, e questo non solo attraverso l’atto formale del votare, ma anche nella sua attività quotidiana, nel suo lavoro e nei suoi rapporti con gli altri
Ma chi è, oggi, che lotta per allargare la partecipazione del cittadino alla cosa pubblica? Non certo il Pd o la Lega e tantomeno Sel. Lo fa solo il M5S. E finché il M5S non riuscirà ad avere abbastanza voti per allargare la democrazia e a rendere la sovranità al popolo andremo sempre peggio.
A te che odi i politici imbrillantinati/ che minimizzano i loro reati, / disposti a mandare tutto a puttana / pur di salvare la dignità mondana, / a te che non ami i servi di partito / che ti chiedono il voto, dai un voto pulito.” (Rino Gaetano)
Ma è l’astensionismo oggi il mostro peggiore.
Se fai parte di una società che vota, allora vota. Forse non ci saranno candidati e decisioni per cui votare… ma senza dubbio ce ne saranno di quelli contro cui vorrai votare. Nel dubbio, vota contro.” (Robert Anson Heinlein).
L’astensionismo è un atto di irresponsabilità che dà il via libera al peggio.
Ci sono dei doveri che prima di essere legali sono morali.
Chi si astiene dal voto commette un atto gravissimo di irresponsabilità sociale.
Anche Pilato fu un astensionista. E fu dunque più colpevole di quelli che il Cristo lo condannarono a morte, fu più colpevole di Giuda che il Cristo lo tradì per poi pentirsene. Chi si astiene dal voto è colpevole di lasciare che i più corrotti portino a morte questo Paese.
Ma ormai questo voto è pro o contro Renzi.
E votare o no Renzi vuol dire accettare o rifiutare tutto quel sistema di corruzione politica e morale che ha portato alla rovina l’Italia, significa votare per l’antidemocrazia o per la democrazia, scegliere tra distruggere la sovranità del popolo e servire passivamente quegli organismi finanziari e quelle grandi banche d’affari che ci stanno distruggendo o rivendicare i nostri diritti di Nazione e di popolo, significa scegliere se calpestare quei diritti e quelle tutele dei cittadini e dei lavoratori per cui migliaia di persone hanno lottato e sono morte o cedere tutto quello che abbiamo: diritti elettorali, stato sociale, occupazione, beni nazionali, pluralismo democratico, equilibrio dei poteri, difesa dei deboli, dignità.. tutto, a una cricca di yesman dominata da una solo…
Votare oggi significa lottare per essere liberi e tornare ad essere cittadini o diventare sudditi.
Renzi è ormai espressione del peggio. Votare per lui significa scegliere il baratro.
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Magari vogliamo ricordare che Renzi vuole abolire (lo ha detto lui stesso in televisione) le pensioni di reversibilità alle vedove? Sono 4 milioni. Le vedove lo sanno che se votano Renzi si vedranno cancellare la loro pensione?
Ci sono in Italia 12 milioni di pensioni basate sul retributivo
E Renzi vuole azzerare anche lo stato sociale. Questi milioni di pensionati si rendono conto di come diventerà difficile la loro vita quando la sanità diventerà tutta privata e dovranno farsi una assicurazione privata per poter essere curati? Hanno idea di quanto questo verrà loro a costare? Saranno in grado di potersela permettere?
E ricordiamoci che nei Comuni dove hanno vinto i 5stelle vanno al governo gli onesti, è stata cancellata Equitalia, si dà il reddito di cittadinanza a chi ne ha bisogno e vige il microcredito per aiutare le piccole e medie imprese
Vi sembra poco questo?

IL BUIO ATTORNO

continua ...

marciume, ipocrisia e mafia ecco il nuovo mondo di renzi il ballista , by nwo

c'era una volta l'italia, il paese del genio, dell'arte e dell'autarchia (by mussolini),

poi arrivarono i venduti, personaggi che avrebbero seppellito l'amor patrio per 30 denari,

vi ricorda qualcosa?

ecco adesso siamo nel mezzo del cammin di nostra vita, senza i diritti per cui avevano sputato sangue I PARTIGIANI,

che erano un miscuglio di persone che lottavano un nemico comune.

Oggi il matteo messina denaro pardon renzi o salvini sono l'italia di napolitano , draghi, ovvero falsità generate per eliminare quelli che non credono alle versioni

ufficiali, il cosiddetto mainstream.

poi c'è la musica.

continua ...

“Attenzione: leggere può creare indipendenza”

Attenzione: leggere può creare indipendenza.
ma leggere i twitter di Renzi: no.

In qualche modo il dispotismo esce dalle categorie politiche della democrazia e si pone come una razza a parte.
Il dispotismo è una malattia dell’anima e ha un carattere contaminante che crea succubi e cloni.
Il vuoto pneumatico può non coinvolgere i valori ma abbattersi sulle azioni e diventare una profonda offesa al mondo.
Il vuoto pneumatico riguarda la coscienza e non c’è dittatore peggiore di colui che ne è afflitto. Il male che promana da lui sgorga senza freni e copre ogni cosa che fa rendendo più aspra le vita dei popoli.
E’ incredibile come questo vuoto attragga altri vuoti coscienziali che si riempiono della sua glorificazione come fosse un buco nero. Il nulla che alimenta il nulla.

Eduardo d’errico
Avete presente la barzelletta del novantenne che si vanta con un amico : “Pensa che alla mia età corro ancora dietro alle donne ! Solo, non mi ricordo più perché”. Ecco, io credo che vi siano molti, da sempre elettori del PDS, DS,PD, che superati abbondantemente i quaranta, hanno semplicemente dimenticato tutte le belle idee progressiste che li avevano motivati in gioventù. Non sono masochisti, perché da tempo non soffrono più per la mancata realizzazione di quelle idee (che non riguardavano la loro vita personale ).. Gli è invece rimasto il bisogno, sempre più forte perché mai davvero soddisfatto, di VINCERE. E sono contenti così. Insieme a tanti altri cui sono sempre stati a cuore solo i fatti propri.

RENZI NON E’ DC E NON E’ CENTRO. E’ UN NEOCON
Viviana Vivarelli

Credo che per Renzi le vecchie etichette che vengono usate siano asfittiche
Parlare di Dc e a che scopo?
Renzi è un neoliberista estremo, tende alla nullificazione dello stato sociale, alla privatizzazione massima dei servizi pubblici, alla distruzione di ogni tutela sociale e di ogni contrappeso parlamentare e sindacale, mentre focalizza ogni potere sulla propria persona nel modo più autoritario e antidemocratico, la DC almeno lo stato sociale lo aveva costruito e aveva creato le pensioni sociali. e la divisione dei poteri la rispettava come rispettava il voto popolare e non faceva a pezzi la Costituzione democratica, magari non la realizzava interamente ma non la metteva al cesso.
Renzi è quello che ho sentito in televisione annunciare che avrebbe tolto le pensioni alle vedove e nella sua autoritaria ‘buona scuola’ non ci sarà posto per i deboli. Non riesco nemmeno ad immaginare dove arriverà a sua furia distruttiva.
Renzi è succube delle banche di affari americane e delle guerre di conquista americane, mentre Andreotti almeno qualche scatto d’orgoglio a Sigonella l’ha avuto.
Renzi esegue quello che ordinano la Bce e il Fm mentre la Dc questi problemi non li aveva.
Renzi arricchisce le banche, protegge gli evasori, depenalizza i delinquenti e ne permette le candidature, annienta il confronto e neutralizza l’opposizione, la Dc aveva uno stile migliore e almeno non esibiva certe pacchianate.
Renzi disprezza palesemente la democrazia e la sovranità popolare, la DC certi stupri alla Costituzione e una tale indifferenza verso i propri elettori non l’ha mai dimostrata.
Non ho mai amato la Dc e ho sempre votato a sinistra ma direi che Renzi è ferocemente peggiore della DC e chiamarlo di centro mi sembra una burletta.
Siamo oltre i neocon statunitensi, in un liberismo spietato e feroce quanto grezzo e sporco, in una destra pidduista e massonica che poi è il pensiero dominante del capitalismo occidentale e che spopola negli organi direttivi e bancari europei e nei cosiddetti organi regolatori del mercato mondiale come la Bm o il Fm.
Mettere la parola ‘sinistra’ in collegamento con Renzi significa calpestare tutti coloro che per la sinistra hanno dato la vita o hanno lottato con onore. E’ semplicemente una bestemmia.
Ma se tutto era perfettamente chiaro fin dal primo programma della Leopolda!!??? Ma non li avete letti i cento punti??? Ma di cosa stiamo blaterando?
Era il 2011
e io scrivevo: “Insomma un gran ammasso di parole in cui le parole d’ordine sono 2: ossequiare la Chiesa -salvo che per le unioni di fatto-e privatizzare, privatizzare, privatizzare.. Ammazzate’ quanto privatizza questo!
Il programma di sx si è trasformato nella più grande cessione dello Stato ai privati, esattamente il contrario di quanto Marx e Lenin avevano auspicato.”

la tempesta finanziaria

Con Renzi tutto è peggiorato e della sinistra di Berlinguer non si vede la minima traccia.
Con questo barbaro improvvisatore del peggio un oscuro futuro si profila e l’unica speranza è nella rinascita di una coscienza civile che spedisca questo fellone nel buio della storia con la massima ignominia.

continua ...

COM’E’ CHE DALLA PRIMAVERA EUROPEA MANCA L’ITALIA?


Viviana Vivarelli
Tutta l’Europa cresce, noi no. Siamo il peggiore Paese europeo insieme alla Grecia – I dati OCSE – Risultati del Jobs Act: 138.000 disoccupati in più (NON 82.000 occupati in più!! Capito, Ministro Poletti? – Zero investimenti – L’unica preoccupazione di Renzi è demolire i diritti e le tutele democratiche – Con l’Italicum ci saranno in Parlamento 475 nominati (due terzi) e 242 eletti (un terzo), bella democrazia!? – Avanza un sistema autoritario – Un futuro peggiore del presente – L’Ue e Varoufakis – La Bce viola il suo stesso statuto: dov’è che persegue la crescita, la piena occupazione e la solidarietà? – Chi comanda davvero in Europa e perché – Perché la Bce presta alle banche private al tasso dello 0,15% ma allo Stato greco chiede il 28%? Questa è usura- . Il “terrorismo finanziario” è servito per eliminare il welfare e “svuotare la democrazia sostanziale”. Per eliminare le libertà civili e politiche servirà il “terrorismo vero”- Giorgio Gaber e la democrazia

Tutto deve ancora avvenire
nella pienezza:
storia è profezia
sempre imperfetta.

Guerra è appena il male in superficie
il grande Male è prima,

il grande Male
è Amore-del-nulla.

(David Maria Turoldo)
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La vita, la libertà e la proprietà di ogni uomo sono in pericolo quando il Parlamento è riunito.” (Mark Twain)
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Giorgio Gaber
La decadenza che subiamo è uno scivolo che va giù piano piano. È una nuova esperienza che ti toglie qualsiasi entusiasmo e alla lunga modifica il tuo metabolismo. Siam lì fermi malgrado la grave emergenza come uomini al minimo storico di coscienza.”

Alberto: “Nasce a Piacenza il Museo della Merda. In esposizione l’Italicum”
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Civati: “Sono a un passo da…” A un passo???? Ma cosa ti ci vuole ancora per farlo, quel passo?
E intanto confuso
nel dubbio funesto
non parto, non resto
” (Metastasio)
Ma noi non siamo ‘a un passo’ e a quel paese ti ci mandiamo, caro Civati, per direttissima.
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La situazione è tragica, ma non seria.
Ma il problema non sarà che c’abbiamo un eccesso di clown? Berlusconi, Grillo e Renzi, per non parlare di Salvini e dei vari Rizzo e Paita! Gli è tutto un ridere! Gli è tutto da rottamare! (Viviana)
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E poi, in confidenza, 41 fiducie in 14 mesi sono oltreché un record di cui non essere certo orgogliosi, la prova provata, diciamocelo, che senza ‘sti continui strappi al regolamento, minacce, ricatti e ricattini, siamo incapaci di governare.
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Bello questo Senato che oltre a non essere elettivo pesca in quel bacino di criminalità che sono gli enti locali! Come diceva Alberto: “.. quella linea sottile che nel Senato regionale separerà i manifesti elettorali dalle foto segnaletiche.”
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Alberto
“Ci si preoccupa tanto delle vittime dell’Ebola, poco di quelle dell’ignoranza.”
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“L’Italia non è degna neanche del Terzo Mondo”
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Giordano Bruno
E’ inutile.
Hitler lo fermo’ Hitler…
Viviana
Ormai speriamo solo nell’autocombustione
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Della vita ho amato solo le cose che mi hanno fatto dimenticare della vita (H.P. Lovercraft)
COM’E’ CHE DALLA PRIMAVERA EUROPEA MANCA L’ITALIA?
Viviana Vivarelli
In tutti i Paesi europei è iniziata la ripresa economica. Restano escluse Italia e Grecia. In Italia nulla è stato fatto per stimolare l’economia. Le riforme di Renzi sono state congegnate solo per diminuire i diritti democratici, accentrare il potere nelle mani del capo del Governo neutralizzando le opposizioni e tutelare i rei dalle pene. Aumentate le tasse, diminuiti i diritti del lavoro, ridotto lo stato sociale, non è stata snellita la macchina statale, non è stato epurato il potere dai rei, né resa più equa e agile la Giustizia o facilitato il credito, manca qualunque piano di ripresa economica.
Si è fatto credere che il miglioramento di tutti dipendesse dalle riforme e ora possiamo solo augurarci che un numero sempre maggiore di cittadini riesca a capire quanto le riforma renziane ci stiano portando indietro sul piano della civiltà e della democrazia.
Le economie europee beneficiano della combinazione di molti fattori positivi. Prezzi del petrolio bassi, crescita mondiale costante, deprezzamento dell’euro che favorisce le esportazioni, quantitative easing della Bce (programma per cui la Bce compera 60 miliardi di titoli dalle banche private) che arricchisce i mercati finanziari, contribuendo all’abbassamento dei tassi d’interesse e ad aspettative di miglioramento delle condizioni di credito (intanto solo alle banche italiane ha prodotto 1,7 miliardi di utili), e orientamento neutro della politica di bilancio nell’UE che favorisce la crescita.
Via via si dovrebbero vedere gli effetti delle riforme e del piano di investimenti per l’Europa (peccato che non esista alcun piano di investimenti per l’Italia!). Per il 2015 si prevede un aumento del PIL reale dell’1,8% nell’UE e dell’1,5% nella zona euro (grottesco che l’aumento sia inferiore per i Paesi che hanno accettato l’euro!). Si prevede la crescita della domanda interna nel 2015 e una ripresa degli investimenti nel 2016.
Ora, è noto che ‘sempre’ queste previsioni si sono dimostrate sbagliate e troppo ottimistiche con risultati reali molto inferiori ma si può notare che persino nelle previsioni l’Italia va male ed è il peggiore degli Stati europei. Di questo deve gloriarsi Renzi il cui Governo è stato del tutto deleterio per l’economia italiana. In Italia il monito europeo di aumentare gli investimenti è rimasto lettera morta, senza contare che è stata proprio l’Ue a spingerci a mettere in Costituzione quel pareggio di bilancio che ci vieta, di fatto, proprio di fare investimenti. L’unico investimento visibile è stato l’Expo ed è davanti agli occhi di tutti quello che ne hanno fatto. Non solo in Italia l’occupazione non è aumentata (l’aumento fasullo propagandato dal ministro Poletti è inesistente) ma addirittura i disoccupati sono aumentati del 4,4% come palese risultato negativo del Jobs Act. Gli esclusi (disoccupati e lavoratori in nero) sono 9 milioni. La disoccupazione è salita al 13%. Col Jobs Act i precari sono aumentati del 3%. Negli anni della crisi la disoccupazione in Italia è aumentata del 108,2 %, più del doppio rispetto alla media UE. Con Renzi abbiamo ottenuto 144.000 disoccupati in più! La disoccupazione giovanile addirittura è salita al 43,1%. Quasi un giovane su due è disoccupato. Siamo il Paese con la più alta percentuale di giovani fra i 15 e i 24 anni che non lavorano e non studiano (= Neet) e siamo passati dal 16,2% del 2007 al 22,2% del 2013. Siamo peggio persino della Bulgaria.
Il sociologo Luciano Gallina dice: “Questi dati erano più che prevedibili e sono destinati a peggiorare perché conseguenza di politiche di austerità fondate su tagli forsennati alle spese dello Stato e al lavoro. Si rinuncia agli infermieri nella sanità, agli insegnanti nella scuola pubblica, a migliaia di operai nelle fabbriche: crolla la domanda interna e crolla anche l’occupazione. E, ovviamente, aumenta la disoccupazione. Una dinamica che va avanti da almeno tre governi. Ma quello attuale sta esagerando”.
Susanna Camusso, ha parlato di emergenza nel Paese: “Il tema del lavoro – ha detto – dovrebbe essere l’ossessione quotidiana di chi ci governa. Ma non mi pare sia così”. L’ossessione di Renzi è aumentare il proprio potere, far dipendere dal Governo tutte le istituzioni, annientare il dissenso e distruggere gradatamente i diritti elettorali annientando lo stato sociale.
Sempre Gallino dice: “L’unico effetto del Jobs Act è che, sotto la ridicola etichetta del contratto a tutele crescenti, autorizza il licenziamento libero, a fronte di qualunque causa: economica, aziendale, corretta o meno. Ogni piccola cosa può essere un pretesto per il licenziamento, senza possibilità di reintegro. I neoliberisti volevano far credere che con meno diritti per il lavoratore le aziende avrebbero creato più posti di lavoro. Ma la stessa OCSE ha dichiarato che non c’è nulla che lo provi.”




continua ...

Errare humanum est, perseverare autem Italicum.

Viviana
Non si fa che parlare della governabilità e per farla stravincere si uccide la rappresentanza. E’ esattamente ciò che successe con Mussolini. Con Renzi tramonta la democrazia rappresentativa e si marcia verso quel sultanato che era tanto desiderato da Berlusconi (lo chiamò così il politologo Sartori). Si propaganda a 360° la necessità del Governo certo di uno solo e vaff .. alla rappresentanza! La forza del dispotismo fa sparire i diritti dei cittadini. Si dice (e lo disse pure quel pirla di Bersani) che il voto doveva produrre un premier certo. Peccato che nessun sistema democratico del mondo dà per certa la vittoria di uno solo, mentre le forme di Governo si distinguono in più democratiche o meno democratiche a seconda di quanto rispettino la rappresentanza popolare. E’ qui che si misura la democrazia. E l’Italicum, qui di rappresentanza non mostra alcun segno.
Certo in nessuna parte d’Europa esiste ormai un partito che raccolga una chiara maggioranza popolare e, quando nessun partito ha la maggioranza, in tutta Europa si ricorre alle coalizioni. Persino in Inghilterra, patria del bipartitismo perfetto, il conservatore Cameron ha dovuto unirsi al liberal-democratico Clegg per governare. O in Germania dove la Merkel, con 5 seggi meno del necessario, ha dovuto unire con la Große Koalition CDU/CSU e SPD.
C’è solo un modo per avere un vincitore certo, come vogliono fortemente Renzi e Bersani: eleggerlo direttamente, ma allora non siamo più in una repubblica parlamentare ma in una ‘repubblica presidenziale’. Il salto è enorme. E’ un totale stravolgimento della Costituzione che è stata costruita sulla sovranità popolare e dunque è una repubblica parlamentare, essendo il Parlamento delegato dal popolo e suo rappresentante. E non si può certo imporre un cambio di regime con un decreto e alla fiducia!
In un regime parlamentare, qualunque variazione costituzionale che porti al presidenzialino con un atto di forza del Governo è una bestemmia. Ma l’Italicum marcia imperterrito verso un presidenzialismo di fatto e ciò calpesta qualunque principio democratico.
Per questo Renzi ha eliminato le circoscrizioni uninominali e le preferenze. Ha fatto sparire gli eletti sostituendoli con dei ‘nominati’, dipendenti dal boss e scelti solo da lui, come avviene nei regimi presidenziali. Servi di scena che fanno da accompagnamento scenografico ad un capo assoluto, come i gerarchi che facevano ala a Mussolini, yesman al suo servizio e non importa quanto indagati, condannati o inetti.
Questo orrendo Italicum nasce dal patto del Nazareno (anche se poi Renzi ha calpestato anche il suo socio in affari), prevede 100 circoscrizioni con capilista bloccati ed è l’espediente malefico con cui un capo assoluto sceglie (e sceglie solo lui) dei servi di elevata fedeltà e ubbidienza, uomini di paglia privi di volere proprio e sostituibili al primo accenno di dissenso (come Renzi ha già fatto coi 10 in Commissione affari costituzionali). Non siamo più in democrazia, ma in un sultanato, dove gli elettori vengono messi sotto i piedi, per cui, se il Porcellum era incostituzionale perché offendeva la democrazia, questo lo è ancora di più. Illegittimo, incostituzionale e antidemocratico.
Con 100 circoscrizioni, Renzi e gli altri capipartito si nomineranno da soli e alla faccia degli elettori 450 deputati su 630 (300 per i tre grandi partiti, circa 60 per la Lega e i cespugli sopra al 3%).
E anche i 200 deputati che gli elettori riuscissero a scegliere saranno comunque nella rosa dei 6 sempre nominati da boss di partito, per cui parlare di scelta democratica diventa una barzelletta.
E’ chiaro che a questo punto la democrazia è andata farsi fottere. Oltre a ciò, le microcircoscrizioni sono state congegnate non per avere un rapporto diretto tra il territorio e il singolo parlamentare, perché la ripartizione nei collegi plurinominali si avrà comunque dall’alto e non dipenderà dagli elettori del territorio. Insomma Renzi ha spaccato ogni rapporto tra elettore ed eletto facendo dipendere tutto da se stesso. Si arriva al paradosso che un candidato può avere la maggioranza assoluta dei voti nel proprio collegio ma essere scartato perché la sua lista non supera lo sbarramento nazionale. Così ci saranno circoscrizioni con troppi eletto e altre con troppo pochi. Un pasticcio enorme!
L’Italia è economicamente in punto di morte. E che in queste condizioni l’unica preoccupazione di questo ducetto autoritario sia marciare vero il potere assoluto, con una platea di plaudenti insensati o clonizzati, dà l’idea della tragedia in corso.
Il principio base di un sistema democratico è che ci sia divisione tra i poteri (legislativo=Parlamento, esecutivo= Governo e giudiziario= Magistratura) in modo che l’uno controlli l’altro.
Renzi vuole depotenziare il Parlamento eliminando il Senato, nominando i parlamentari, imbavagliando l’opposizione, abusando del voto alla fiducia e sostituendo i decreti alle leggi. E vuole indebolire la Magistratura con intimidazioni, minacce e leggi processuali e penali che mandano liberi, per forza di cose, gli inquisiti illustri.
Quello che accade oggi in Italia è un chiaro attentato alla divisione dei poteri e un chiaro attentato alla democrazia.
Oltre a ciò, Renzi non fa che cancellare il diritto elettorale (prima eliminando il diritto di eleggere i Presidenti delle Province, poi eliminando il diritto di eleggere i Senatori e infine eliminando le preferenze elettorali).
Con l’Italicum abbiamo una legge che non esce dal Parlamento ma è imposta dal Governo addirittura con la fiducia (cosa assurda trattandosi di modifica costituzionale grave che richiede un consenso altissimo del Parlamento) e con la cacciata dalla commissione affari costituzionali dei dissidenti.
Siamo in piena prepotenza autoritaria, qualcosa che sta all’opposto di qualsiasi democrazia.
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In questa situazione gravissima di attacco alla democrazia, la minoranza interna del Pd si è comportata in maniera vergognosa e nelle votazioni alla fiducia per far passare questo obbrobrioso sistema elettorale i 120 dissidenti interni hanno calato le braghe e si sono ridotti a 38. Pagheremo cara la loro sottomissione. Il popolo, in massima parte, non si è nemmeno reso conto di quanto accade.

continua ...

nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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in rete

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina