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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



buon










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cinepanettone 2009


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voi credete ancora che contino le idee.....ma quali idee


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la dittatura del sorriso e il ministero dell'amore



Diktatur des Lächelns - Italien unter Berlusconi / La dittatura del sorriso - L'Italia sotto Berlusconi è un documentario andato in onda sulla televisione pubblica austriaca (ORF) che parla di Berlusconi in tutta la sua controversia. Un resoconto di come vanno veramente le cose in Italia, partendo dal controverso G8 di Genova 2001, passando per il G8 2009 situato nellepicentro di un terremoto. Si parla di ronde e delle scelte in conflitto tra loro di questo governo. Di potere mediatico e di illegalità diffusa in questa Italia che sembra andare alla deriva. Il paese di programmi Culi e Tette e di Puttane pagate dai politici.
Si parla di tutto ciò che in Italia non sentiremo mai. E, temo, questo documentario in Italia non andrà in Onda.
I sottotitoli sono stati realizzati da Susanne Streif (limonare) in collaborazione con Giogclip.
Siamo i primi a pubblicarlo in Italia.
Per attivare i sottotitoli cliccate sulla freccia a destra del player video, quindi cliccate sul simbolo "sottotitoli".

Fonte: dario fo.it


Il Ministero dell'Amore (Miniamor in neolingua) è uno dei quattro ministeri che coadiuvano il Grande Fratello nel governo dell'Oceania nel romanzo 1984 di George Orwell.
Il Ministero dell'Amore si occupa di reprimere ogni sintomo di dissenso contro il Grande Fratello e contro il Socing, il partito che governa dispoticamente l'Oceania. Il suo nome dunque è paradossale, e rientra nella logica del bipensiero.
All'interno delle prigioni del Ministero dell'Amore c'è la famigerata Stanza 101, dove si avvera "la cosa peggiore del mondo".

Socing (in inglese Ingsoc) è la traduzione in Neolingua di "socialismo Inglese", l'ideologia dominante dello stato immaginario di Oceania, uno dei tre paesi in cui è diviso il mondo nel romanzo di George Orwell 1984. Coloro che aderiscono alla dottrina del Socing devono credere senza riserve a tre slogan: l'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà schiavitù.

Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole.

Bispensiero (in inglese doublethink) è un termine in neolingua coniato da George Orwell per il suo libro di fantascienza distopica 1984, utilizzato dal Partito del Grande Fratello per indicare il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto può farsi e disfarsi: la volontà e la capacità di sostenere un'idea ed il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia, dimenticando nel medesimo istante, aspetto questo fondamentale, il cambio di opinione e perfino l'atto stesso del dimenticare. O convincersi di ciò.

Il Bispensiero è essenziale nelle società totalitarie che per definizione richiedono un'adesione costante di fronte a mutevoli linee politiche.

Lo scopo della stanza 101 è quello di eliminare ogni forma di sentimento umano del prigioniero in modo tale da distruggerne totalmente la dignità e di annientare qualsiasi forma di coraggio o valore individuale.

« Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile. »

(George Orwell, 1984)

Fonte: wikipedia.org

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Berlusconi Zampa Nòtte tempo frugando nelle meschinità italpadane

Così disse l'istitutore di casa Berlusconi. Secondo quanto mi ha riferito Ferruccio Pinotti ( autore di ''poteri forti'' e '' opus dei segreta''), -che ha scritto un libro choc su Berlusconi ( con Udo Gumpel, dal titolo '' Berlusconi Zampanò", pubblicato purtroppo solo in Germania)- che ho l'opportunità di vedere abbastanza spesso in quanto scrive per il nostro quotidiano locale '' l'Arena'' , in un'intervista fatta all'istitutore di casa Berlusconi, ( intervista realizzata da un giornalista australiano) quest'ultimo avrebbe affermato,non sapendo di essere registrato,che Berlusconi riciclava il denaro della mafia attraverso la Banca Rasini, come suggerivano anche alcuni collaboratori di giustizia e Rapisarda. Alla mia domanda : quando iniziano secondo lei i rapporti tra Berlusconi e la mafia?- Pinotti mi risponde che '' da quanto ne so io, tutto inizia da suo padre,che riciclava anche lui il denaro mafioso''. Tanto che se ricordate anche il banchiere della mafia Michele Sindona a una domanda precisa : '' quali sono le banche della mafia?" Sindona fece alcuni nomi e tra queste indicò la banca Rasini. Non contento mi sono spinto ancora più in là : -secondo lei,Berlusconi può essere stato uno dei mandanti occulti delle stragi del '92 e del '93?- Risposta di Pinotti : - secondo me sì,ci sono dei documenti riguardo a questo. Pensa che volevo pubblicarli in '' poteri forti'',.dedicandogli appunto un capitolo, solo che la Bur me l'ha cassato.- Altra domanda : '' E il suo libro '' Berlusconi Zampanò,c'è qualche speranza che venga pubblicato ?'' E lui - ho già parlato con la Bur che mi ha detto di no perchè è troppo pericoloso,ed ora sto parlando con Chiarelettere per vedere se si può fare qualcosa, ma la cosa che mi impressiona di più e che quando è uscito in Germania questo libro ha fatto scalpore,gli hanno dedicato intere pagine di giornale, qua in Italia non è successo nulla. -(Travashady)

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effetti speciali


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la mafia è Forza Italia


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uno su mille ce la fa


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voci che vengono da Brancaccio

Giuseppe Graviano, silenzio che parla "Quando starò bene risponderò"
di ATTILIO BOLZONI


PALERMO - Chi parla tace. E chi tace parla. Sono le voci che vengono da Brancaccio. È la trama dei "Graviano & Graviano", il fratello buono e il fratello cattivo, il molle e il duro, la coppia più mafiosa di Palermo che gioca l'ultima spericolata mano intorno al senatore Marcello Dell'Utri. Dicono e non dicono, conoscono e non conoscono, ricordano e non ricordano. A volte alludono, a volte minacciano. Più con il silenzio che con le parole.

È la più sofisticata rappresentazione mafiosa andata in scena negli ultimi anni, un gioco di specchi, la dissociazione morbida di Filippo e il castigo del 41 bis che sopporta Giuseppe, il primo che parla del suo "percorso di legalità" e smentisce di avere mai incontrato il senatore, l'altro che fa l'irriducibile ma intanto fa capire che prima o poi se la potrebbe "cantare". Una mossa e l'altra mossa, l'incastro con "il fraterno amico" Gaspare Spatuzza "che ha fatto le sue scelte", un labirinto siciliano, una tela di ragno... continua repubblica.it

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il partito della mafia attacca il 'partito' dei giudici


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spot berlusconiani



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“Fino a quando, Berlusconi, attenterai contro la nostra democrazia?”


No B. Day, l’intervento di José Saramago
di José Saramago

Se Cicerone ancora vivesse con voi, non direbbe: “Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?” e aggiungerebbe “Fino a quando, Berlusconi, attenterai contro la nostra democrazia?”. Si tratta di questo. Con la sua idea particolare sulla ragione d'essere ed il significato della istituzione democratica, Berlusconi ha trasformato in pochi anni l'Italia nell'ombra grottesca di un Paese ed una grand parte di italiani in una moltitudine di burattini che lo seguono senza rendersi conto di camminare verso l'abisso della dimissione civica definitiva, verso il discredito internazionale, fino al ridicolo assoluto.

Con la sua storia, la sua cultura, con la sua innegabile grandezza, l'Italia non merita il destino che Berlusconi ha tracciato con cinica freddezza e senza la minima traccia di decenza politica, senza il più elementare senso di vergogna di se stesso. Mi piace pensare che la gigantesca manifestazione di oggi contro la “cosa” Berlusconi, dove verranno lette queste parole, si trasformerà nel primo passo verso la libertà e la rigenerazione dell'Italia. Per fare questo non sono necessarie armi, bastano i voti. In voi ripongo la mia fiducia.

Link repubblica.it/micromega , immagine lospecchioblog.altervista.org

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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in rete

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina