▼ News ▼ Diano Marina ▼ Immagina ▲ Top
Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



"Quante strade deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?"

Ciao Signorina Anarchia. Ciao Signora Libertà. Un ricordo di Fernanda Pivano
Di : alessio di florio

"Saltò in alto, sfondò persino il soffitto di tela. E il cuore, divorato dall’amore, andò a far capriole fra le stelle" (George Bataille)

"... il sole cade a picco ... l’asfalto che si scioglie brucia i tacchi alle mie scarpe ... questo cielo ancor sereno sembra esplodere d’estate ..." cantavano un gruppo simbolo del beat italiano, i Nomadi. E in una afosa giornata di agosto è volata via Fernanda Pivano, del beat in Italia precursore e voce. Conobbe Kerouac, Hemingway e tutti i grandi della letteratura libertaria. E cominciarono a sognare. Sogni veri, vissuti, profondi. Impastati di stelle e di polvere, la polvere della strada che Nanda ha attraversato con rara intensità e leggerezza. In punta di piedi le sue traduzioni, i suoi libri, hanno scavato un solco nella cultura italiana. Tenera e dolce, senza mai alzare la voce o cercare di imporsi con tracotanza. E’ bastato il cammino, la strada percorsa con i compagni di viaggio più belli.

Un ragazzo genovese, morto anche lui in una calda giornata d’estate di qualche anno fa, scrisse una volta che era "un essere qualunque, con una testa ed un cuore". Ma spesso la testa non interessa e il cuore viene soffocato. Perché non vengono dati spazio ai sentimenti puri, all’amore e alla libertà che dovrebbero ardere in ogni cuore. Cataloghiamo, incaselliamo, intruppiamo le persone. Un errore che ... (continua ...)bellaciao.org

continua ...

E’ giunta l’ora che si dimetta

Gotico italiano

[The Times]

La sentenza della Corte Costituzionale italiana che cancella la legge che garantiva l’immunità giudiziaria a Silvio Berlusconi e alle principali cariche dello stato è un colpo mortale all’ormai assediato Presidente del Consiglio. La strada è ora sgombra per il Tribunale di Milano, che può riavanzare contro di lui l’accusa di aver corrotto David Mills, il suo ex avvocato fiscalista britannico, perché testimoniasse il falso in due processi negli anni ‘90. Berlusconi è ora un imputato che deve rispondere ad accuse di tipo penale, portando così disonore alla sua carica e al suo Paese.

Come suo solito, Berlusconi ha immediatamente annunciato che non si dimetterà, poichè la sentenza è stata motivata da ragioni politiche. Cercherà sicuramente di eludere la sentenza della corte, magari chiedendo nuove elezioni e cercando di far invalidare il suo processo.

In ogni caso non potrà più contare sulla legge che aveva fatto approvare dal parlamento lo scorso anno, poche settimane dopo essere salito al potere, che garantiva l’immunità giudiziaria ai detentori delle quattro più alte cariche dello stato (Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica e i presidenti delle due camere del Parlamento). Questa legge, così palesemente dettata da interessi personali, aveva fatto inorridire molti italiani. Il suo unico scopo era quello di districare il settantatreenne Presidente del Consiglio dalla miriade di accuse di corruzione che lo perseguitavano già dai tempi in cui era il più importante imperatore mediatico italiano. Le accuse includono evasione fiscale, falso in bilancio e finanziamenti illeciti ai partiti. Alcune sentenze erano state inizialmente a suo sfavore e questa legge sull’immunità era stato un tentativo di fermare ogni ulteriore azione giudiziaria.

Poche cose avrebbero potuto dimostrare il disprezzo che Berlusconi ha per la legge in modo più chiaro della dichiarazione orwelliana... leggi tutto italiadallestero.info

continua ...

in esilio

Analisi: cosa ne sarà adesso di Silvio Berlusconi?

[The Times]
Mentre attendeva la sentenza decisiva di ieri, Silvio Berlusconi si è comportato come se niente fosse. Ha discusso di Medio Oriente con Mahmoud Abbas, il Presidente palestinese, e secondo i collaboratori era di “ottimo umore”. Ma la situazione è ben lungi dall’essere normale e il verdetto precipita l’Italia nel caos politico. Per il Presidente del Consiglio italiano e i suoi nemici si aprono diversi scenari.
Berlusconi va avanti senza considerare la sentenza
Un’opzione difficile. Alcuni processi contro di lui sono stati congelati quando lo scorso anno ha varato la legge che gli concedeva l’immunità parlamentare e gli inquirenti senza dubbio li riapriranno.
Si accusa Berlusconi di aver versato a David Mills, ex consulente fiscale britannico ed ex marito di Tessa Jowell, una tangente di 600 000 dollari per testimoniare il falso nei processi per corruzione negli anni ‘90. Mills è stato condannato a 4 anni e mezzo a marzo per aver commesso il reato. L’appello inizierà a Milano venerdì prossimo e la difesa di Mills ha chiesto a Berlusconi di comparire come testimone. Ora è probabile, invece, che il Presidente del Consiglio italiano si ritrovi imputato nel processo.
Ci sono altre indagini che possono sfociare in processi, tra cui un presunto tentativo di convincere senatori di centro-sinistra a disertare lo scricchiolante governo di Romano Prodi due anni fa. Per non parlare delle accuse sui presunti legami con la mafia. leggi tutto italiadallestero.info

continua ...

tu lodi io no (il nodo al nano )

Attenzione ai colpi di cordata del potere corrotto morente!




continua ...

Nulla può cambiare se l’impunità continua

La cultura dell’illegalità che uccide il nostro Paese

di Barbara Spinelli, da "La Stampa", 4 ottobre 2009

Lo chiamano nubifragio, quello che ha ucciso decine di persone nei villaggi del Messinese e gettato nel fango le loro case, e invece la natura matrigna non c’entra. Non è lei a tradire, ingannare. C’entra invece lo Stato matrigno, e c’entrano le opere pubbliche, le infrastrutture, gli amministratori matrigni. È a loro e non alla natura che occorre rivolgersi con la domanda che Leopardi lancia alla natura: «Perché non rendi poi/Quel che prometti allor?/ perché di tanto/ Inganni i figli tuoi?». È l'Italia che vediamo piano piano autodistruggersi, e non solo nel modo in cui si governa ma nel suo stesso fisico stare in piedi, nel suo esser terra, fiumi, colline, modi di abitare. Si va sgretolando davanti ai nostri occhi come fosse un castello che abbiamo accettato di fare di carta, anziché di mattoni. Che ciascuno di noi accetta - per noia, per fretta, per indolente fatalismo - di fare di carta.

E’ essenziale leggere ... leggi tutto temi.repubblica.it

continua ...

gli ismi che paralizzano la società italiana


Se volete buone leggi bruciate quelle vecchie (Voltaire)

Nell'Italia paralizzata da nepotismi e corporativismi una terapia d'urto con dieci regole per ricominciare

MICHELE AINIS
Michele Ainis, costituzionalista e opinionista, professore all’Università di Roma Tre, pubblica da Chiarelettere La cura (pp. 183, euro 14). Anticipiamo uno stralcio della prefazione, con il decalogo che chiude il pamphlet.

Una guerra silenziosa arma l’uno contro l’altro gli italiani. È la guerra del diritto contro il privilegio, dell’equità contro l’ingiustizia. È anche la guerra dei più giovani contro il potere degli anziani. Delle donne contro le strettoie d’una società maschile. Dei singoli contro il concistoro delle lobby. Dei talenti contro i parenti. Più in generale degli spiriti liberi, dei senza partito, contro l’obbedienza cieca e serva reclamata dalla politica.

Per vincere la guerra c’è una camicia di gesso da mandare in pezzi. Quella del localismo, del nepotismo, del maschilismo, del clientelismo, del corporativismo, del favoritismo, dell’affarismo e di tutti gli altri ismi che paralizzano la società italiana.... leggi tutto lastampa.it




continua ...

verità e potere non coincidono mai


continua ...

domande


continua ...

l'uomo di Arcore, affiliato alla loggia massonica P2, amico del mafioso assassino Vittorio Mangano, di uomini della Banda della Magliana e protettore del comune di Fondi, infiltrato dalla camorra

RAI OKKUPATIONAL di Ferdinando Imposimato lavocedellevoci.it

Il direttore generale della Rai Mauro Masi, dopo avere voluto la rottura tra Sky e Rai, per la quale la tivvu' (ancora) di Stato perdera' circa 60 milioni di euro l'anno e gli abbonati Sky saranno privati della visione dei sei canali Raisat, si prepara a infliggere un colpo mortale a RaiTre e al TG3. Dalle colonne del Corsera del 25 agosto, Masi annuncia un ricambio al vertice che - commenta - non sara' legato al congresso del Pd.
Qual'e' il disegno dell'ex direttore generale della Presidenza del Consiglio? Strumentalizzare la battaglia congressuale del PD e, offrendo i suoi interessati servizi ad una delle parti in competizione, fare fuori i vertici di RaiTre Paolo Ruffini e Antonio Di Bella, colpevoli di aver consentito, nel silenzio degli altri canali, servizi che denunciavano gli scandali sessuali del premier con riflessi politici e istituzionali. Masi vuole che il Pd scelga presto i nuovi vertici. E' una manovra - spiega Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai - contro gli attuali programmi di RaiTre. Della stessa idea e' la Federazione nazionale della stampa: RaiTre e' l'unica rete che svolge correttamente la funzione di servizio pubblico. Le altre cinque tivvu' generaliste sono omologate alla linea del governo.
Il pericolo attuale e' l'epurazione di Fabio Fazio, Milena Gabanelli e Serena Dandini, politicamente incontrollabili. Il presidente del consiglio, sopravvissuto politicamente alle vicende delle squillo a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, alcune delle quali assurte agli onori del parlamento e del governo per i favori concessi al principe, attacca quel minimo di liberta' di informazione concentrata in RaiTre. Sta per essere eseguito il diktat dell'uomo di Arcore, affiliato alla loggia massonica P2, amico del mafioso assassino Vittorio Mangano, di uomini della Banda della Magliana e protettore del comune di Fondi, infiltrato dalla camorra. Secondo il premier non puo' essere consentito ad una tv pubblica - RaiTre - finanziata con i soldi dei cittadini, di attaccare il governo. E' un giudizio assurdo. RaiTre non attacca nessuno: si limita a dare, con equilibrio e rigore, notizie precise sui comportamenti disdicevoli del capo del Governo. Notizie provenienti dalla stampa di tutto il mondo, di destra (The Times) e di sinistra (The Guardian), stupita del silenzio dei media italiani, ad eccezione di RaiTre, Repubblica e Unita'. E' invece RaiUno, del servizievole Augusto Minzolini, a venir meno al suo diritto-dovere di informare compiutamente la pubblica opinione, pur essendo pagata per questo.
Non puo' essere consentito ad un presidente del consiglio di godere del silenzio-omerta' sui favori sessuali di una serie di prostitute, ottenuti sfruttando la sua qualifica pubblica ed usando aerei dello Stato per il loro trasporto. Ne' puo' essere permesso che la scelta di alcuni rappresentanti del popolo avvenga non per meriti personali in qualche campo, ma come retribuzione per piu' o meno eccellenti prestazioni erotiche a favore del premier e dei suoi ospiti. Non e' politicamente, moralmente e forse anche penalmente indifferente che siano decise candidature-nomine di squillo al Parlamento nazionale - la legge elettorale porcata con liste bloccate e senza voto di preferenza fu voluta in funzione della “nomina” delle squillo da parte del cavaliere? - o al Parlamento europeo, solo o prevalentemente per “meriti” erotici. L'attacco alla dignita' delle istituzioni repubblicane e' stato all'inizio denunziato dalla moglie di Berlusconi, Veronica Lario. E il marito si e' servito della tivvu' pubblica per la propria difesa, imperniata su una serie di bugie spudorate, tutte venute alla luce del sole. Ma non e' successo niente.... leggi tutto lavocedellevoci.it

continua ...

nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

commenti



mafiosamente


Loading...

in rete

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina