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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



COM’E’ CHE DALLA PRIMAVERA EUROPEA MANCA L’ITALIA?


Viviana Vivarelli
Tutta l’Europa cresce, noi no. Siamo il peggiore Paese europeo insieme alla Grecia – I dati OCSE – Risultati del Jobs Act: 138.000 disoccupati in più (NON 82.000 occupati in più!! Capito, Ministro Poletti? – Zero investimenti – L’unica preoccupazione di Renzi è demolire i diritti e le tutele democratiche – Con l’Italicum ci saranno in Parlamento 475 nominati (due terzi) e 242 eletti (un terzo), bella democrazia!? – Avanza un sistema autoritario – Un futuro peggiore del presente – L’Ue e Varoufakis – La Bce viola il suo stesso statuto: dov’è che persegue la crescita, la piena occupazione e la solidarietà? – Chi comanda davvero in Europa e perché – Perché la Bce presta alle banche private al tasso dello 0,15% ma allo Stato greco chiede il 28%? Questa è usura- . Il “terrorismo finanziario” è servito per eliminare il welfare e “svuotare la democrazia sostanziale”. Per eliminare le libertà civili e politiche servirà il “terrorismo vero”- Giorgio Gaber e la democrazia

Tutto deve ancora avvenire
nella pienezza:
storia è profezia
sempre imperfetta.

Guerra è appena il male in superficie
il grande Male è prima,

il grande Male
è Amore-del-nulla.

(David Maria Turoldo)
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La vita, la libertà e la proprietà di ogni uomo sono in pericolo quando il Parlamento è riunito.” (Mark Twain)
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Giorgio Gaber
La decadenza che subiamo è uno scivolo che va giù piano piano. È una nuova esperienza che ti toglie qualsiasi entusiasmo e alla lunga modifica il tuo metabolismo. Siam lì fermi malgrado la grave emergenza come uomini al minimo storico di coscienza.”

Alberto: “Nasce a Piacenza il Museo della Merda. In esposizione l’Italicum”
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Civati: “Sono a un passo da…” A un passo???? Ma cosa ti ci vuole ancora per farlo, quel passo?
E intanto confuso
nel dubbio funesto
non parto, non resto
” (Metastasio)
Ma noi non siamo ‘a un passo’ e a quel paese ti ci mandiamo, caro Civati, per direttissima.
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La situazione è tragica, ma non seria.
Ma il problema non sarà che c’abbiamo un eccesso di clown? Berlusconi, Grillo e Renzi, per non parlare di Salvini e dei vari Rizzo e Paita! Gli è tutto un ridere! Gli è tutto da rottamare! (Viviana)
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E poi, in confidenza, 41 fiducie in 14 mesi sono oltreché un record di cui non essere certo orgogliosi, la prova provata, diciamocelo, che senza ‘sti continui strappi al regolamento, minacce, ricatti e ricattini, siamo incapaci di governare.
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Bello questo Senato che oltre a non essere elettivo pesca in quel bacino di criminalità che sono gli enti locali! Come diceva Alberto: “.. quella linea sottile che nel Senato regionale separerà i manifesti elettorali dalle foto segnaletiche.”
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Alberto
“Ci si preoccupa tanto delle vittime dell’Ebola, poco di quelle dell’ignoranza.”
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“L’Italia non è degna neanche del Terzo Mondo”
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Giordano Bruno
E’ inutile.
Hitler lo fermo’ Hitler…
Viviana
Ormai speriamo solo nell’autocombustione
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Della vita ho amato solo le cose che mi hanno fatto dimenticare della vita (H.P. Lovercraft)
COM’E’ CHE DALLA PRIMAVERA EUROPEA MANCA L’ITALIA?
Viviana Vivarelli
In tutti i Paesi europei è iniziata la ripresa economica. Restano escluse Italia e Grecia. In Italia nulla è stato fatto per stimolare l’economia. Le riforme di Renzi sono state congegnate solo per diminuire i diritti democratici, accentrare il potere nelle mani del capo del Governo neutralizzando le opposizioni e tutelare i rei dalle pene. Aumentate le tasse, diminuiti i diritti del lavoro, ridotto lo stato sociale, non è stata snellita la macchina statale, non è stato epurato il potere dai rei, né resa più equa e agile la Giustizia o facilitato il credito, manca qualunque piano di ripresa economica.
Si è fatto credere che il miglioramento di tutti dipendesse dalle riforme e ora possiamo solo augurarci che un numero sempre maggiore di cittadini riesca a capire quanto le riforma renziane ci stiano portando indietro sul piano della civiltà e della democrazia.
Le economie europee beneficiano della combinazione di molti fattori positivi. Prezzi del petrolio bassi, crescita mondiale costante, deprezzamento dell’euro che favorisce le esportazioni, quantitative easing della Bce (programma per cui la Bce compera 60 miliardi di titoli dalle banche private) che arricchisce i mercati finanziari, contribuendo all’abbassamento dei tassi d’interesse e ad aspettative di miglioramento delle condizioni di credito (intanto solo alle banche italiane ha prodotto 1,7 miliardi di utili), e orientamento neutro della politica di bilancio nell’UE che favorisce la crescita.
Via via si dovrebbero vedere gli effetti delle riforme e del piano di investimenti per l’Europa (peccato che non esista alcun piano di investimenti per l’Italia!). Per il 2015 si prevede un aumento del PIL reale dell’1,8% nell’UE e dell’1,5% nella zona euro (grottesco che l’aumento sia inferiore per i Paesi che hanno accettato l’euro!). Si prevede la crescita della domanda interna nel 2015 e una ripresa degli investimenti nel 2016.
Ora, è noto che ‘sempre’ queste previsioni si sono dimostrate sbagliate e troppo ottimistiche con risultati reali molto inferiori ma si può notare che persino nelle previsioni l’Italia va male ed è il peggiore degli Stati europei. Di questo deve gloriarsi Renzi il cui Governo è stato del tutto deleterio per l’economia italiana. In Italia il monito europeo di aumentare gli investimenti è rimasto lettera morta, senza contare che è stata proprio l’Ue a spingerci a mettere in Costituzione quel pareggio di bilancio che ci vieta, di fatto, proprio di fare investimenti. L’unico investimento visibile è stato l’Expo ed è davanti agli occhi di tutti quello che ne hanno fatto. Non solo in Italia l’occupazione non è aumentata (l’aumento fasullo propagandato dal ministro Poletti è inesistente) ma addirittura i disoccupati sono aumentati del 4,4% come palese risultato negativo del Jobs Act. Gli esclusi (disoccupati e lavoratori in nero) sono 9 milioni. La disoccupazione è salita al 13%. Col Jobs Act i precari sono aumentati del 3%. Negli anni della crisi la disoccupazione in Italia è aumentata del 108,2 %, più del doppio rispetto alla media UE. Con Renzi abbiamo ottenuto 144.000 disoccupati in più! La disoccupazione giovanile addirittura è salita al 43,1%. Quasi un giovane su due è disoccupato. Siamo il Paese con la più alta percentuale di giovani fra i 15 e i 24 anni che non lavorano e non studiano (= Neet) e siamo passati dal 16,2% del 2007 al 22,2% del 2013. Siamo peggio persino della Bulgaria.
Il sociologo Luciano Gallina dice: “Questi dati erano più che prevedibili e sono destinati a peggiorare perché conseguenza di politiche di austerità fondate su tagli forsennati alle spese dello Stato e al lavoro. Si rinuncia agli infermieri nella sanità, agli insegnanti nella scuola pubblica, a migliaia di operai nelle fabbriche: crolla la domanda interna e crolla anche l’occupazione. E, ovviamente, aumenta la disoccupazione. Una dinamica che va avanti da almeno tre governi. Ma quello attuale sta esagerando”.
Susanna Camusso, ha parlato di emergenza nel Paese: “Il tema del lavoro – ha detto – dovrebbe essere l’ossessione quotidiana di chi ci governa. Ma non mi pare sia così”. L’ossessione di Renzi è aumentare il proprio potere, far dipendere dal Governo tutte le istituzioni, annientare il dissenso e distruggere gradatamente i diritti elettorali annientando lo stato sociale.
Sempre Gallino dice: “L’unico effetto del Jobs Act è che, sotto la ridicola etichetta del contratto a tutele crescenti, autorizza il licenziamento libero, a fronte di qualunque causa: economica, aziendale, corretta o meno. Ogni piccola cosa può essere un pretesto per il licenziamento, senza possibilità di reintegro. I neoliberisti volevano far credere che con meno diritti per il lavoratore le aziende avrebbero creato più posti di lavoro. Ma la stessa OCSE ha dichiarato che non c’è nulla che lo provi.”




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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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