E se domani Berlusconi desse di matto? di Valeria Rossi
No, non dico come al solito. Dico proprio di matto-matto. Insomma, abbastanza perché ve ne accorgiate anche voi, o vasto popolo della “sua” libertà.
Perché, quanto a smatteggiate di media dimensione, ieri er ducetto de noantri ha già fatto filotto.
In ordine crescente di gravità: a) ha replicato, capottandola, la terrificante gaffe dell’ “abbronzato”, dicendo che lui “ è più pallido” (invertendo l’ordine dei fattori, la gaffe non cambia. In compenso ribadire una battuta che ha scatenato l’indignazione di mezzo mondo è un chiaro messaggio: me ne frego di quello che dite e che pensate. Battuta cara al Duce, quello vero); b) visto che il suo piano di cementificazione selvaggia (chiamato anche “piano casa”) è stato bocciato, ha affermato che nun gliene po’ frega’ de meno (e due) e che farà un decreto per portare avanti ugualmente la cementificazione. Viva la democrazia, viva la “libertà” (sì, la sua, di fare quello che gli pare); c) ha sostenuto che i parlamentari “stanno lì per far numero”, ribadendo la necessità che a votare siano solo i capigruppo. Roba che neanche Pinochet; d) in tema di crisi, ha spiegato che per superarla basta lavorare di più. Cioè, perché mai un disoccupato dovrebbe preoccuparsi? Basta che si cerchi un altro lavoro! (d’altronde le offerte fioccano, è risaputo; stiamo ancora aspettando il milione di nuovi posti di lavoro che ha cominciato a prometterci nel ’91…).
Ma la chicca finale è la seguente: a chi è disoccupato, morto di fame, disperato, con una famiglia sulle spalle, propone di “darsi da fare anche imprenditorialmente”.
E come la impianta, questa impresa, il morto di fame? Semplicissimo: “contando sulla cassa integrazione”.
Ora, domanda: ma cos’altro deve fare, quest’uomo, per dimostrare che non ci sta con la testa?
Farneticare in mezzo alla strada? (no, questo lo fa già)
Violentare una rumena?
Mettersi a sparare all’impazzata in mezzo alla folla?
Tanto, volendo, può anche farle tutte, queste cose, essendo l’unico uomo sulla terra ad avere l’immunità globale.
Eh, sì: a chi mi continua a ripetere che anche in altri Paesi esiste l’immunità parlamentare, ricordo sempre che Berlusconi è l’unico uomo al mondo – oltre ad un paio di dittatori dichiarati - a godere di questa immunità per i reati comuni.
Berlusconi ha potere di vita o di morte su tutti noi: per ora ne fa uso solo cercando di impedirci di morire quando e come piace a noi (preferisce che schiattiamo quando pare a lui: d’altronde si crede Dio, quindi il ragionamento fila); ma se volesse – o se la sua malattia mentale degenerasse dall’attuale delirio di onnipotenza a un bel delirio di sterminio – potrebbe farci fuori tutti in mezzo alla strada.
E il giorno dopo non sarebbe in galera né al manicomio: sarebbe ancora il presidente del consiglio, perché lo può fare.
He can, altro che “we”.
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