Il giorno del giudizio
Fiducia sì, fiducia no
Arturo Meli

Fiducia sì, fiducia no? Solo il fatale martedì 14 potrà sciogliere il giallo. Oggi, nessuno può essere certo di come si risolverà un voto sul filo del rasoio. Ma Berlusconi ostenta una dose sconfinata di ottimismo. Un po’ è propaganda, un po’ il gusto dell’azzardo. Tutto fa brodo nel calderone del premier. Si sfrutta anche il puntello vaticano, per mettere un bastone nelle ruote del tandem Fini-Casini, dopo che il segretario di stato, il cardinale Tarcisio Bertone, ha portato al premier i segni della benevolenza papale. Ma conta, soprattutto, per il Cavaliere, la campagna acquisti in corso a Montecitorio. Dal pallottoliere gli arriverebbero numeri rassicuranti. La compravendita funziona, ci sono offerte promozionali per tutti i gusti. La scena politica ha già conosciuto pagine poco commendevoli. Mai, però, era stato così. Discredito si aggiunge a discredito, si affonda nella melma dei tradimenti e dei ricatti. E il tassametro della fiducia è destinato a salire. Le proposte si fanno sempre più allettanti, per soddisfare ambizioni personali, ma anche ... leggi tutto
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comunque vada rimarrà negli anni come il peggior parlamento di sempre
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