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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



una struttura sociale malata

Oligarchia e proletariato



Immagine di Il tallone di ferro

Il "Tallone di Ferro" di J. London è a parer mio un libro che non si può non leggere. Dovrebbe essere in tutte le scuole e biblioteche.
Narra ,con estrema lucidità e critica, dell'eterno scontro tra le parti sociali.
Ho trovato inquietante leggere di fatti ,ambientati all'inizio del 1900,che si ripetono al giorno d'oggi.
Vi si trova la descrizione del lavoratore reso schiavo, per il bisogno di mantenere la propria famiglia, dagli oligarchi che sfruttano il capitale per mantenere e rafforzare il loro potere.
L'arricchimento di pochi eletti a scapito di tutti gli altri porta inevitabilmente a una struttura sociale malata . La sparizione della media borghesia è il sintomo più evidente dell'attuazione di un disegno finalizzato al controllo totale da parte di chi possiede i capitali nei confronti del resto dell'umanità.
In queste pagine è spiegata scientificamente (quindi sulla base di fatti innegabili) il perchè e il percome della nostra società.
Viene descritta la potenza del popolo , numeroso ma non organizzato, e la fredda e cinica macchiana oppressiva degli oligarchi ,povera di numero ma ricca di risorse.
Un monito a non arrendersi e a tenere sempre gli occhi aperti , facendo attenzione ai corteggiamenti dei potenti che con falsi privilegi creano schiavi più felici di altri ma pur sempre schiavi.

le avventure di nemesy

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina