Da via Fani a via D'Amelio, il filo rosso che unisce le morti di Moro e Borsellino di Fabrizio Colarieti
Servizi segreti e organizzazioni criminali. Questa la matrice che lega le stragi in cui persero la vita il presidente della Dc e il magistrato. La conferma da nuove inquietanti rivelazioni
Quattordici anni lontani, distanti uno dall'altro. Le morti di Aldo Moro e di Paolo Borsellino sembrano essere legate dal tradimento. Di quella parte di Stato che entrambi, con ruoli diversi difendevano. E per il quale hanno, alla fine, dato la vita. Le lettere scritte da Moro durante i 55 giorni della prigionia sono un potente e implacabile atto d'accusa per la politica italiana. Le ultime rivelazioni che giungono da Caltanissetta sugli ultimi giorni di Borsellino rappresentano un colpo micidiale per la credibilità della lotta alla mafia.
C'è un luogo ben preciso e ricco di significati dove lo Stato e l'anti Stato si incontrano. È il Cafè de Paris, da simbolo della Dolce Vita romana negli Anni Sessanta a emblema dell'infiltrazione criminale nella Capitale nei nostri giorni... continua
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