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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



il muro mentale è uno specchio sporco

in questo paese la mentalità mafiosa è un muro che divide i cittadini dalle istituzioni

quel napolitano , che ne è rappresentante, è solidale'ma mi faccia il piacere' con i lavoratori nelle miniere (il vero caveau delle banche, i soldi sono solo alberi trasformati in niente, i soldi sono solo una convenzione, ciò che c'è nella terra no) che sono cittadini


un altro muro divide i cervelli elastici da quelli ingessati (la televisione è una nervatura importante, la televisione non è una finestra sul mondo ma una finestra finta)

poi c'è lo specchio, perdersi lì può essere solo un problema di tempo e di applicazione ma la perseveranza potrebbe farci costruire un muro pietra dopo pietra come quello che hanno costruito, con la nostra complicità ignorante, intorno a noi,
quindi decidere se guardare al di là o andarci , adesso possiamo scegliere. forse, copyright permettendo! ovvero lo schifo non ha confini. ma noi andremo avanti lo stesso!

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina