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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



fumo negli occhi

tutti i giorni i nostri problemi sono messi in secondo, terzo, quarto, quinto, sesto o ancor meglio in ultimo piano, se va bene,
perlopiù, non sono neanchè considerati da quell'accozzaglia di individui che alcuni si ostinano a chiamare giornalisti; come può esistere il giornalista in un luogo dove il giornalismo non esiste più o meglio è relegato in settori preclusi al grande pubblico abituato a riconoscere nel giornalista il grande attore strapagato che non andrebbe mai contro il potere, visto che è il potere che lo ha messo lì?!
Arriverà anche il loro momento e probabilmente coinciderà con il nostro, in cui la loro indolenza, paura e opportunismo li lascerà soli in un abisso dal quale non potranno più tornare.
Noi invece lasceremo il nostro motto che servirà alle generazioni future la possibilità di capire come si può vivere e bene senza la o le trappole dei poteri morti e padronali, 'potrete farci schiavi con la violenza e noi vi combatteremo ma MAI SERVI per nostra volontà nonostante i vostri allettamenti.
Il potere, quello vero è lo sguardo del prossimo nei tuoi confronti, senza alchimie dettate dallo status ma semplicemente da quello che sei e non ciò che hai o rappresenti, di conseguenza la ricchezza è una convenzione umana, ecco perchè in questo momento storico valgono molto i politici, le mafie, le banche e troppo poco gli uomini.

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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in rete

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina