Asociale lo sono già da più di un trentennio ancor prima di capirne il significato,
poi negli anni mi sono ricreduto, certo che essere un essere sociale in una società malata non è un bel corso della vita,
oggi a sprazzi rifaccio capolino in rete per vedere se è cambiato qualcosa da quando ho deciso che le città e poi i paesi erano più asociali di me o comunque troppo indifferenti ai problemi del prossimo,
la televisione è ormai un triste ricordo, più che altro perchè quando incontro qualcuno prima o poi mi dice 'ma hai visto....!?!', ed io per l'ennesima volta dico 'NO!', notando un'altra espressione indifferente in quel prossimo, quasi a dire ma come fai, se è un povero cristo, oppure ecco un altro snob, se invece legge anche qualche giornaletto o qualche libretto ogni tanto.
Capisco che è parecchio complicato capire ciò che passa per la mente di un asociale soprattutto se è l'asocietà stessa il nuovo mondo.
Proverò a fare un sunto di quello che ho provato e di quello che sto vivendo,
prima era il verbo della televisione a distrarci ora è il verbo di internet a tenerci occupy per non vivere fuori dalla porta dove vi è l'unico mondo vitale,
io per mia fortuna uscendo dalla porta senza chiave di casa mia mi trovo in un boschetto di ulivi adiacente all'orto che pulsa, domani puzzerà quando l'avremo concimato e un dopodomani darà frutti che non troverò mai in una banca o in super mega iper stra mercato [luoghi ove si può trovare solo la confezione hi-tech, IMBALLAGGI, PLASTICA, CARTONI ( OVVERO ALBERI MORTI ), il gusto o l'aroma non è IMPORTANTE!], e la spazzatura sia con voi.
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