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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



Cecità

« C'era un vecchio con una benda nera su un occhio, un ragazzino che sembrava strabico [...] una giovane dagli occhiali scuri, altre due persone senza alcun segno visibile, ma nessun cieco, i ciechi non vanno dall'oculista » Cecità (titolo originale, in lingua portoghese: Ensaio sobre a Cegueira, Saggio sulla cecità) è un romanzo dello scrittore e premio Nobel per la letteratura portoghese José Saramago, pubblicato nel 1995. In Italia, il titolo è stato tradotto eliminando parte di quello in lingua originale per esigenze editoriali; si è ritenuto infatti che Saggio sulla cecità avrebbe scoraggiato i lettori.
In un romanzo successivo di Saramago, Saggio sulla lucidità, si ritrovano personaggi presenti in Cecità. I fatti raccontati nei due romanzi sono legati, al punto che Saggio sulla lucidità può essere considerato come il "seguito" di Cecità.
a greta una bambolina sorda che vuole sapere tutto, ed io proverò a farti sapere, cominciando dal linguaggio dei segni, anni dedicati all'amore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto l’anima ne gli occhi di un bambino
Il mare nei suoi occhi blu
Un campo di grano nei suoi biondi capelli
Nel suo sorriso l’alba di un nuovo giorno
Nelle sue lacrime la redenzione
Nella sua gioia la speranza di un domani migliore.
Nel tocco della sua mano
l’estasi de l’anima Dinanzi a tanta purezza. ( VITTORIO)

antonello ha detto...

Poesia, il tuo commento è una poesia,

come quelle che vivo in questi giorni nella campagna di questo angolo di liguria che ho trascurato per troppo tempo,

è bello dopo una giornata stancante a contatto con la terra, prendersi una pausa, andare su internet e su quel blog nato per rabbia e per amore e leggere parole come quelle che tu riesci a dire,

grazie è solo quello che so dire

nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina