Dialoghi
- Presidente: Lei è d'accordo con Ben? Pensa che possiamo stimolare la crescita con incentivi temporanei?
Chance: Fintanto che le radici non sono recise, va tutto bene, e andrà tutto bene, nel giardino.
Presidente: Nel giardino.
Chance: Sì. In un giardino c'è una stagione per la crescita. Prima vengono la primavera e l'estate, e poi abbiamo l'autunno e l'inverno. Ma poi ritorna la primavera e l'estate.
Presidente: Primavera e estate.
Chance: Sì.
Presidente: E... autunno e inverno.
Chance: Sì.
- Ronald Stiegler: Signor Giardiniere, col mio editore ci chiedevamo se a lei interesserebbe scrivere un libro per noi. Qualcosa sulla sua filosofia politica. Che ne direbbe?
Chance: Io non so scrivere.
Stiegler: Ah, meno male! Oggi sono tutti scrittori! Da noi si rischia di restare sepolti dai manoscritti. Eh... Ecco, noi le anticiperemmo una cifra con cinque zeri, e avrebbe la collaborazione di un grosso scrittore ombra, lettori professionali...
Chance: Neanche leggere.
Stiegler: Ma naturalmente! E chi ce l'ha più il tempo di leggere? Sì... si sbircia una rivista, si guarda la televisione...
Chance: Hm, hm. Ecco, a me piace guardare la televisione.
Stiegler: Ah, non ne dubito. Nessuno legge.
tratto da Oltre il giardino (Being There)
Trama
Alla morte del padrone, Chance, un giardiniere analfabeta e non più giovane, che non è mai uscito dalla casa nella quale ha lavorato per tutta la vita, si ritrova in mezzo alla strada, con una valigia di vecchi abiti di lusso e un disarmante candore. L'unico collegamento col mondo esterno è stata nel corso di tutti questi anni la sola televisione.
Vagando disorientato e senza meta per le strade di una Washington sporca e maleducata, ben diversa dal mondo che lui vedeva rappresentato attraverso la TV, ... continua
0 commenti:
Posta un commento