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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



Benvenuti nel Governo dei Paperoni

KASTA VIVA di Rita Pennarola

Un abisso separa la facoltosa, pletorica squadra di Enrico Letta (ben 21 ministri, piu' l'esercito del sottobosco governativo) dai milioni di italiani che ogni giorno faticano a sopravvivere. Da coloro che hanno perso il lavoro ai pensionati alla canna del gas, dalle famiglie sfrattate che vivono in auto a quelle che tagliano medicine e alimentazione per andare avanti, si delinea il quadro di un Paese reale sul quale si staglia l'olimpo del ceto eletto, ministri prelevati da esclusivi organismi internazionali, altrettante lobby di potere dove le nuove leve vengono allevate per occupare i posti chiave dei governi. Una sorta di “para-massoneria”- come la definisce in un libro choc di prossima uscita il massone ribelle Gioele Magaldi - al servizio dei manovratori universali. Qui partiamo dai ministri piu' facoltosi della nuova kasta, milione per milione.

Senza alcun pudore di fronte alla miseria in cui versa il Paese, Enrico Letta e Giorgio Napolitano hanno varato l'esecutivo dei ricchi, prevalentemente composto da rappresentanti della casta con doppi, tripli e quadrupli emolumenti (quasi sempre di provenienza statale), che permettono di accumulare ogni fine mese somme da capogiro. E che percio' ben difficilmente consentiranno loro di raccogliere il grido di cittadini, famiglie e imprese ridotti alla disperazione. Benvenuti nel Governo dei Paperoni.

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina