di Andrea Cinquegrani [ 04/12/2014]
Mafia sotto il cupolone. Affari criminali da vagoni di danari pubblici. Colletti bianchi e criminali organizzati per l'assalto ai business più in voga, dalla monnezza ai centri per immigrati. Neri e rossi (sic) uniti nella sporca lotta, la melma politica trasversale a nuotare fra i ratti del Tevere e gli scoli dei Palazzi del potere, dal Campidoglio in giù (o in su). Mafia burina, banda di magliari e Magliana, tra terroristi di ieri e “cecati” di oggi (il Carminati romano ricorda tanto il Setola casalese e cecato taroccato doc).
E all'indomani dello tsunami tiberino? Tutti sbigottiti, tutti viole mammole: “impensabile”, “imprevedibile”, “esecrabile”. La mafia a Roma? Bazzecole, fino a ieri, pinzellacchere di quattro balordi, secondo il verbo del prefetto di Roma Pecoraro e tanti maitre (o centimetre) a penser, professionisti dell'antimafia compresi. Le avvisaglie di morti ammazzati dei mesi scorsi? Niente. Ristoranti, night e locali sequestrati negli ultimi tempi? Boh. Le montagne di appalti facili a sigle che più puzzolenti non si può delle Regioni targate Polverini e dei Campidogli made in Alemanno? Ma chissenefrega. C'erano tutti gli ingredienti per sapere e capire che sotto il cupolone stava bollendo l'inferno: eppure no, tutti oggi “indignati e sorpresi”......
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1 minuto fa
1 commenti:
suula cupola mafiosa di fiumicino, regno di anarchia e delinquenza dove emigrano tutti i pregiudicati del lazio, la procura di civitavecchia sta' alla finestra a...guardare....
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