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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



la lega inesistente

dopo aver partecipato al carro(ccio), nei primi anni '90, dei traghettatori tra la prima repubblica
e la prima repubblica-bis, in cui condividevano le azioni dei magistrati nei confronti dell'illegalità
diffusa nel mondo politico,
oggi si sono scoperti iper-garantisti nei confronti dei mafiosi che sostengono e che gli danno i benefici dei ladroni di roma.
il popolo padano guarda, si incazza, protesta ma resta appiccicato alle cazzate di quelli che probabilmente in un paese civile non riuscirebbero a passare nessun test attitudinale,
neanche per essere i curatori-tutori di se stessi.
questo però è un paese magico e permette grazie a truffe perpetrate da metà degli anni '70, di rendere ,non legale ma, visibile
mezzi di informazione che condizionano il cittadino comune e lo indottrinano fino a credere che ciò che era falso è diventato vero.
Qualcosa potrebbe salvare il cosiddetto popolo legista, che propabilmente prima di essere abbandonato per la prima volta era di sinistra,
la secessione dai loro profeti che razzolano in un senzo e praticano nell'altro.

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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in rete

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina