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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



da vent'anni a questa parte hanno cancellato l'informazione in Italia

Il gregge di italiani che non legge un libro, se va bene legge un giornale, sempre lo stesso, ovviamente si disinforma con la televisione, potrà mai capire quello che succede e reagire di conseguenza?
Io penso di no, visto che il professore del mio stivale, eletto da napolitano l'amico di craxi il latitante, fa quello che vuole, tipo agevolare il vaticano, i corrotti, i mafiosi,le banche, i poteri storti e accozzaglie simili; è invece rigoroso nei confronti dei lavorati, dei pensionati, degli studenti cioè la maggioranza degli italiani ma è mai possibile che i fantozzi italiani non reagiscano e continuino ad accettare tutto questo?
Si, se la tv parla di altro vuol dire che il paese è felice e non ha bisogno di una rivolta prima morale e poi a seguire, con le idee ben chiare, anche fisica.
Le elezioni non servono dato che il parlamento di corrotti e lingere che abbiamo, ha deciso di sostenere il prof del nepotismo italiano ( siamo in fondo a tutte le classifiche di civiltà dall'informazione alla corruzione alla mafiosità alla scuola alla sanità al lavoro alla decenza al cinema alla banda larga cioè alla cittadinanza civile) per un bis.
Mani pulite da lavoratori cencansi per risolvere il problema, mandate pure i vostri servi antisommossa (prima o poi capiranno e faranno un inversione di 180°) che siano mille o diecimila noi arriveremo in centomila se non un milione e allora rideremo più noi onesti che voi.
I paradisi dei latitanti vi aspettano ,voir que vous n'avez jamais.

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina