Si straccia le vesti (firmate) mascellatosta Renata Polverini, fa la vittima, giura vendetta, vuol in galera i mascalzoni, calpesta i morti nel fango di Firenze ‘66 e del Concordia gennaio 2012. Io non sapevo, e' il solito ritornello dell'amministrore-martire. Come non sapeva Cicciobello Rutelli dei furti dell'amico-scout Lusi, e Bossi del compare Belsito («se voglio, i soldi del partito posso anche buttarli dalla finestra», tuonava il senatu'r). E lo stesso Bersani di quel che combinava il fido Penati con le palate milionarie di Sesto San Giovanni (ahinoi, una volta la Stalingrado del vecchio Pci!). E i Formigoni col saccheggio padano, e i Caldoro con la spoliazione di una regione gia' al coma, la Campania con una Camorra sempre piu' SpA. Delle due l'una: o sono incapaci, ciechi e imbecilli, per cui devono abbandonare la politica per raggiungere il piu' vicino Cottolengo; oppure sapevano, vedevano, trescavano e intascavano, quindi collusi, e in tal caso la tappa successiva non puo' esser che quella di San Vittore e di Regina Coeli, dell'Ucciardone o di Poggioreale, a seconda della latitudine criminale...
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