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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



Il perverso vizietto delle telefonate fra indagati, imputati, poco di buono e rappresentanti delle istituzioni

Tanfo istituzionale


di Saverio Lodato - 31 ottobre 2013
Sappiamo di abbaiare alla luna.
Ma cosa aspetta il guardasigilli Anna Maria Cancellieri a presentare irrevocabili dimissioni? Avrebbe già dovuto dimettersi oggi. O qualche giorno fa, quando sono iniziate a circolare le notizie del suo interessamento, di natura "umanitaria", per Giulia, una delle figlie di Ligresti che, dalle cronache imbarazzate di certi giornali, non si capisce bene se fosse anoressica di suo o lo diventò in carcere di proposito, rifiutando il pasto dello Stato. La verità è che si stanno superando tutti i limiti nel perverso vizietto delle telefonate che intercorrono in Italia fra indagati, imputati, poco di buono e i rappresentanti delle massime istituzioni. Sembra quasi che chi telefona tenga in mano un guinzaglio al quale la povera preda istituzionale, che risponde dall’altra parte, non può sottrarsi....CONTINUA su antimafiaduemila.com

Lou Reed Perfect Day di avajra

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina