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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



antimafia, cappuccio e Why Not

Antimafia de che? Di Rita Pennarola.

Cosa c'e' dietro la rutilante facciata delle compagini istituite per il contrasto alla criminalita' organizzata? Solo un'Antimafia di professione, come ai tempi di Sciascia? O non si tratta piuttosto di paraventi per far credere ai cittadini che lo Stato sia ancora “da quest'altra parte”? Partiamo dalla Commissione parlamentare e dal suo presidente fresco di nomina Beppe Pisanu.

Pisanu, ma non solo. E' in buona compagnia, l'ex ministro degli Interni, nella Commissione Parlamentare Antimafia dell'esecutivo Berlusconi, che solo qualche settimana fa lo aveva eletto presidente. Eppure e' proprio da lui, da Beppe Pisanu, che dobbiamo partire per tracciare i contorni - come vedremo, per molti versi impressionanti - dei nuovi professionisti dell'Antimafia.
Eccolo dunque Pisanu, circondato da un leggendario alone di massoneria “all'orecchio” mai dimostrata, se non fosse per quell'antica e solida amicizia con personaggi come l'ex gran maestro Armandino Corona, o come Flavio Carboni, il faccendiere travolto dalle inchieste giudiziarie che negli anni ‘70 faceva da straordinario trait d'union fra il tandem Corona-Pisanu e un imprenditore emergente di nome Silvio Berlusconi, piduista.
Su questo forte odor di Loggia e' tornato il giornalista d'inchiesta Ferruccio Pinotti che in Fratelli d'Italia raccoglie le rivelazioni di continua ..
fonte: la voce delle voci

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


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