SONDAGGI : Viviana Vivarelli
L’informazione è un aspetto estremamente delicato in una democrazia perché diffondere notizie false modifica il comportamento degli elettori.
In Italia la disinformazione è la norma. Siamo al 49° posto per libertà di stampa. Ormai i media non informano, deformano. E i sondaggi falsi fanno parte della manipolazione politica.Si viola anche bellamente la legge, che impone di non diffondere i sondaggi nei 15 giorni prima di una tornata elettorale, ma abbiamo visto sondaggi più o meno farlocchi ovunque per le elezioni regionali in Emilia e Calabria.
Il peggio è che ogni partito ha il suo sondaggista di fiducia.
La prima falsità è che si sparano dati solo su chi nel campione dichiara che voterà, come se il 50% di italiani che non intendono votare non esistessero, questo gonfia risultati che sono poi già falsati dal modo in cui si pongono le domande, dalla ristrettezza della scelta, dal campione o dall’orario scelto e dal fatto che si usa il telefono fisso e non il cellulare, cosa che esclude una larga fetta di persone.
Più i partiti cadono nel discredito degli Italiani, più infittiscono i sondaggi, come se i contenuti latitanti potessero essere sostituiti dai numeri e anche questo prova che i sondaggi non servono a rilevare delle opinioni momentanee ma a provare delle tesi poste a priori. Cioè i sondaggi fanno il gioco di quelli che li pagano.
Sembra che solo 2 italiani su 10 credano ai sondaggi ma ormai questi politicanti ne hanno talmente abusato da far temere che si arrivi ai sondaggi giornalieri, tanto più distorsivi quanto più i sondaggisti sono incorsi in passato in clamorosi errori, per molti motivi: sondaggi ad personam (cioè pagati dal partito a per dire cose favorevoli al partito a), modalità fasulle con cui sono fatti i sondaggi (Perché non si telefona ai cellulari? Perché non si dice mai come erano formulate le domande? O come è stato formato il campione? Perché non si dice che non esistono per es. 5 punti di perdita ma solo uno 0,6 di variazione?), variabilità estrema dell’elettorato italiano, possibili brusche variazioni a seguito di fatti eclatanti ecc.). Tutti poi sanno (e non dicono) che buona parte degli elettori decide per chi votare per tragitto da casa al seggio.
Sondaggi? Bugie per manipolare la gente!
Vogliamo ricordare che alle ultime politiche Bersani doveva vincere con largo margine sul M5S e invece M5S e Pd sono finiti quasi alla pari?
E che alle europee il M5S avrebbe dovuto essere in clamorosa rimonta sul Pd, cosa che poi non è stata? O vogliamo parlare delle buffonate delle elezioni siciliane dove nessuno aveva previsto il risultato eccezionale del M5S? O dire del 51% che secondo i sondaggi avrebbe avuto un Monti bis, poi caduto al 3%? O gli errori clamorosi alle europee su Berlusconi? Nessuno riuscì a predire il crollo gigantesco di Fi. Il fallimento dei sondaggi qui fu spettacolare. Tutti, senza esclusione, i sondaggi lo avevano dato ben oltre la percentuale delle politiche, quasi tutti oltre il 40%. Ma prese solo il 16%!! Non lo aveva previsto nessuno!
La falsificazione più clamorosa, comunque, riguarda il fatto che nessuna società dei sondaggi tiene conto delle astensioni e dà i suoi numeri come se riguardassero il 100% dell’elettorato. Ma i numeri di questi Italiani tanto disgustati da non votare, cambia, che loro lo vogliano o no, qualsiasi risultato elettorale.
Quando gli errori stanno tra i 7 e gli 11 punti che attendibilità hanno questi sondaggisti?
Sapete perché i sondaggisti inglesi sono meglio di quelli italiani? Perché ci rimettono soldi se sbagliano, mentre i nostri se sbagliano sono pagati lo stesso dai partiti, perché fanno parte ormai del loro staff propagandistico, e dunque…? Siamo sempre lì: stampa e sondaggi non ci informano, ci deformano.
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