“Ho segreti di Stato che mi porterò in paradiso”
Roma - Sette volte primo ministro e otto volte ministro degli Esteri, processato per associazione mafiosa ed omicidio (assolto per prescrizione), uomo devoto come pochi, Giulio Andreotti più conosciuto come Belzebù, è la storia vivente della politica italiana, che ha dominato come ha voluto con i suoi modi gentili e i suoi ermetici giochi di parole (più l’appoggio del Vaticano, Cosa Nostra e Stati Uniti) per mezzo secolo.
Senatore a vita ancora in attività, il grande papa della defunta Democrazia Cristiana continua a somigliare molto al protagonista de il Divo, la terrificante biografia comica di Paolo Sorrentino. Non è raro vederlo nell’auto ufficiale muoversi per le strade di Roma, e continua ad andare a messa ogni giorno alle sette di mattina nel centro. Lì prega un po’ e si ritrova con alcuni fedeli seguaci che fanno la fila per parlare qualche minuto con lui e ricevere un suo consenso.
Mercoledì questo incallito sopravvissuto della prima Repubblica italiana che è don Giulio,... leggi tutto
da el pais traduzione a cura di italiadallestero.info
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