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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



scarfacebook, socialmafia network ?


Sì ai profili dei mafiosi.
No alle mamme che allattano.
Accade su Facebook


La mafia entra e si insedia su Facebook e scoppia la polemica, si alza l'indignazione. La società californiana che gestisce il social network più affollato di Internet è ancora una volta nel mirino. I gestori del sito hanno infatti dichiarato che non faranno nulla contro i profili dei mafiosi online, né contro chi apre le pagine nel nome dei vari Totò Riina, Bernardo Provenzano, amici, e amici degli amici. Così un quotidiano inglese (da sottolineare inglese e non italiano) si ribella e solleva la questione, tantopiù che pochi giorni fa è arrivata la notizia della rimozione, proprio da Facebook, di pagine con foto di mamme che allattano. Motivazione: “è pornografia”. Il Times ha dichiarato di essere indignato per la “strana morale” del social network più cliccato del mondo, che pretendere di essere “un ambiente sicuro per i ragazzini che frequentano la rete”. continua articolo21.info

"Non condivido la vostra politica di accettare gruppi che INNEGGIANO ALLA MAFIA (cosa innaturale ) e non mamme che allattano (COSA NATURALE)
grazie.
" .

Vedi anche www.agi.it/palermo/notizie

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nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina