
Sì ai profili dei mafiosi.
No alle mamme che allattano.
Accade su Facebook
La mafia entra e si insedia su Facebook e scoppia la polemica, si alza l'indignazione. La società californiana che gestisce il social network più affollato di Internet è ancora una volta nel mirino. I gestori del sito hanno infatti dichiarato che non faranno nulla contro i profili dei mafiosi online, né contro chi apre le pagine nel nome dei vari Totò Riina, Bernardo Provenzano, amici, e amici degli amici. Così un quotidiano inglese (da sottolineare inglese e non italiano) si ribella e solleva la questione, tantopiù che pochi giorni fa è arrivata la notizia della rimozione, proprio da Facebook, di pagine con foto di mamme che allattano. Motivazione: “è pornografia”. Il Times ha dichiarato di essere indignato per la “strana morale” del social network più cliccato del mondo, che pretendere di essere “un ambiente sicuro per i ragazzini che frequentano la rete”. continua

"Non condivido la vostra politica di accettare gruppi che INNEGGIANO ALLA MAFIA (cosa innaturale ) e non mamme che allattano (COSA NATURALE)
grazie." .
Vedi anche www.agi.it/palermo/notizie
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